17 luglio 2011

Sottotitolare un film /1

Novità succose per tutti gli appassionati dell'anime "Uchu senkan Yamato", arrivata in Italia col titolo "Star Blazers". Come ho avuto modo di anticipare più di un anno fa, in Giappone ne è stato realizzato un lungometraggio con attori in carne ed ossa, ma fino a pochi giorni fa era recuperabile soltanto in lingua originale o in cinese!
Dato che non ho trovato sottotitoli degni di questo nome (c'è qualcosa in inglese e in italiano, ma mi pare che siano stati tradotti con Google Translator... una cosa orribile) mi sono stufato di aspettare e... ci ho pensato io!
Li ho tradotti, scritti e adattatti!
La storia di questa singolare esperienza sarà oggetto di un prossimo post, perché è stato piuttosto interessante, nel frattempo fatevi invogliare dal trailer!

Ah, dimenticavo: i sottotitoli li trovate QUI, nel classico formato .srt 




27 giugno 2011

La rete, com'era e com'è


Ecco, questo è un post storico.
Non nel senso che entrerà nei libri di storia, perché effettivamente non è che dica granché, ma perché è legato alla storia della rete, alla gente che un tempo si incontrava virtualmente in quell'epoca arcaica in cui principalmente si comunicava tramite mailing list.
E... indovinate un po'? E' la stessa tipologia di persone che oggi si incontra nei forum o su Facebook!
Dopo averlo ritrovato, non potevo non condividerlo. Eccolo qua, datato 1997 o giù di lì:



Una mailing list è una lista di utenti, dotati di connessione ad internet, che discutono via posta elettronica. Di solito la mailing list è a tema: ce ne sono di svariati argomenti, dalla cucina al sesso, dai cartoni giapponesi alla tetrapiloctomia finlandese. Il meccanismo è questo: ogni volta che si legge la posta si trovano nella propria casella tutti i messaggi degli altri utenti; se si risponde a questi messaggi o se comunque si lascia un messaggio indirizzato alla mailing list, questo viene letto da tutti, e quindi chiunque può controbattere. E' un po' come dire la propria in mezzo ad un gruppo di persone: chi ti ascolta ti può dare retta e risponderti, così chi legge il tuo messaggio può replicare e iniziare così la discussione. Solitamente la mailing list è "moderata" ovvero ci sono utenti con "poteri speciali" (di solito gli stessi che hanno creato il gruppo di discussione) che regolano i messaggi in modo che non siano offensivi, oppure fuori tema, o altro... il loro ruolo è lo stesso dei moderatori che ci sono nei dibattiti reali con persone in carne ed ossa. Prima di leggere le mie opinioni sui tipi da mailing list, conviene per chi non è pratico, dare un' occhiata al prontuario dei termini principali (in ordine rigorosamente sparso);

Prontuario:
  • IMHO: è l'acronimo di "in my humble opinion", cioé "secondo il mio modesto parere". Serve ad introdurre un discorso che è dichiaratamente un'opinione personale. Il fatto che ogni intervento è sempre un'opinione personale non deve essere stato capito, visto che tale sigla è abusatissima.
  • Lurker: Colui che lurka, ovvero che si limita a leggere le email senza mai intervenire. Senza mai salutare. Senza mai dire una parola.
  • Flame: violento litigio tra membri della lista, condito con insulti vari. Il moderatore tende ad evitarlo. L'utente si impegna a non provocarlo. Ma qualcuno ci casca sempre
  • Quotare/quoting: rispondere alle mail riportando la parte del testo alla quale si sta rispondendo, così da non disorientare gli altri utenti. il quoting è un'arte, pochi sanno padroneggiarla...
  • In Topic / Off Topic: il topic è il tema della discussione, essere "in" o "out" vuol dire essere in tema o fuori tema. Se alla domanda "cosa ne pensate del gol di Vieri" uno risponde "ragazzi vi mando un link di un sito porno da paura!", quello è off topic.
  • ROTFL: "rolling on the floor laughing", ovvero mi sto sbellicando dalle risate. Scrivere "mi sto sbellicando dalle risate", evidentemente è troppo lungo e troppo provinciale. Analogo significato, ma più moderato è "LoL"
  • NewsGroup: Gruppo di discussione. Chiamarlo "gruppo di discussione" era troppo banale. Come sopra.
  • Netiquette: "etichetta" della rete, cioé un insieme di regole non scritte per rendere comprensibili e non irritanti i propri messaggi
  • Signature: la firma personalizzata che si appone alla fine del messaggio. Secondo la netiquette non dovrebbe eccedere le cinque righe. Il fatto che sia in fondo al messaggio e che, se eccede, non viene letta sembra essere irrilevante.
  • Leetspeak: simpatico e decerebrato stupro della lingua italiana, ormai divenuto una vera e propria neolingua. Oltre ad intercalare termini anglosassoni e neologismi da videogioco, è caratterizzato da parole scritte alternando lettere e numeri: ad esempio la frase "Eh eh! come vedi sono più forte di te" può essere così scritta nel molto più immediato:
    "GG Own3d!". Gli sms sono roba vecchia (OLD!) a confronto.


  Fin qui niente da dire... Ma che tipi si incontrano in mailing list?


Il novellino (niubbo/newbie)
Il novellino è l'ultimo arrivato: lo siamo stati tutti almeno una volta e tutti abbiamo fatto più o meno gli stessi errori. Se il novellino informatico è quello che è appena entrato nel mondo di internet e utilizza outlook express per inviare solo cazzate da tre mega e mezzo, così il niubbo delle mailing list è uno che, appena scoperto questo fantastico mondo, ignora la netiquette (in buona fede, visto che non sa cos'è) e comincia a inviare messaggi che non c'entrano niente col tema del discorso, allega una firma da venticinque righe e risponde un po' a caso agli interventi, senza "quotare"; poi si arrabbia se nessuno risponde e se nessuno capisce i suoi interventi. I più intelligenti hanno l'umiltà di chiedere chiarimenti su come si usa correttamente la mailing list, altri, più permalosi, si offendono e se ne vanno. I peggiori sono i "niubbi a vita", che non chiedono chiarimenti, non se ne vanno e rimangono lì continuando a ripetere gli stessi soliti errori che non mancano di irritare prima gli integralisti e poi, a lungo andare, tutti gli altri.

L'integralista
Fermo restando che i newsgroups di solito hanno già uno o più moderatori, per molti questo non è sufficiente, e reclamano un controllo molto più capillare e interventi più incisivi verso quelli che, secondo loro, rovinano la mailing list.
L'integralista non perdona niente: è convinto di essere il depositario della perfezione e-mailistica e di poter adeguatamente bacchettare chiunque non rispetti con ossequiosa adorazione i dettami della netiquette, indipendentemente dall' importanza del contenuto della mail. Un esempio di intervento integralista può essere questo:
<Utente_1@cipciop.com> scrive:

"Aiuto! Sono prigioniero di guerriglieri pakistani! Fate sapere all'ambasciata italiana della nostra condizione e informate i nostri cari che stiamo bene!"
<Talebano@integralista.it> risponde:
"Caro utente_1, la firma nella tua mail eccede di due righe il consentito, notificherò ai moderatori questa tua mancanza; tengo inoltre a precisare che la tua controversa dichiarazione potrebbe irritare le minoranze Pakistane (e nota che io uso la maiuscola!) presenti in lista. Questo potrebbe provocare scoppi d'ira e conseguenti "flame" in lista, con scambi di mail poco appropriate tra i partecipanti. Inoltre la prossima volta ti consiglio di quotare meglio, visto che il tuo intervento è decisamente off-topic"
Il vero sogno di ogni integralista è di assurgere al ruolo di Moderatore Con Poteri Speciali, in grado, cioé di poter leggere tutti i messaggi in anteprima cassando quelli a suo avviso (l'unica opinione che conta!) poco validi o offensivi, e lasciando passare, magari filtrati e modificati di Suo pugno, gli altri. Sempreché quotati come Dio comanda. Solo così potrebbe finalmente sconfiggere il suo acerrimo nemico... L'avvoltoio.

L'avvoltoio (Troll)
Amato-odiato da tutti, grana dei moderatori, inviso agli integralisti, l'avvoltoio legge tutto, ascolta tutto e poi invariabilmente colpisce: le sue opinioni sono volutamente provocatorie, di solito in aperto contrasto col tema del newsgroup. Se si tratta di una lista dedicata a Guerre Stellari, lui irride i commenti dei partecipanti magnificando serie tipo Star Trek o UFO e gettando nella polvere Lucas e compagnia. Se è all'interno della lista di Amnesty International si dichiara razzista, se iscritto a quella del Ku Klux Klan predica la fratellanza... Si racconta di troll dichiaratisi atei nei newsgroup di Padre Pio. Dato che spesso i mailers sono piuttosto fanatici riguardo alle loro passioni, l'avvoltoio non manca di scatenare le loro ire, che puntualmente fioccano a suon di risposte ad ampio spettro: si va dall'acido educato all'insulto scurrile/innovativo. I moderatori hanno un bel daffare a smorzare i flames. Gli integralisti si incazzano più di tutti, ma soprattutto perché l'avvoltoio conoce le regole (da infrangere) come e meglio di loro.

L'abbreviato
No, non è una menomazione, ma una sorta di malattia che colpisce sempre più gente, soprattutto tra i giovanissimi, e che porta ad abbreviare tutto, proprio come nei messaggini dei cellulari. L'abbreviato, infatti non posta interventi di più di 150 caratteri, pieni di forme abbreviate del tipo "IMHO nn credo ke tu hai ragione" e assolutamente prive di congiuntivi (si sa, il congiuntivo è troppo lungo da scrivere) e poi si arrabbia se uno glielo fa notare.
Sono talmente abituati a scrivere per abbreviazioni che cominciano a usarle anche dal vivo. Se uno fa loro una battuta, gli abbreviati non ridono. Al massimo urlano "ROTFL!". Se poi devono firmare un assegno disegnano una faccina. Speriamo tutti che prima o poi gli abbreviati incontrino una professoressa d'Italiano degna di questo nome che li riporti sulla via della comprensibilità. La crusca ringrazia.

L'utente primordiale
Questo esemplare esisteva già agli albori della rete, quando ancora non c'era internet, ma si discuteva via Arpanet (la prima rete informatica, che collegava i computer militari) e si viaggiava tra schede perforate e giganteschi nastri di memoria (avete presente quelli dei film?). Il primordiale ha vissuto la nascita e l'evoluzione del pc, e si serve ancora adesso di un vecchio terminale 8088 per accedere ai newsgroup, disprezzando ogni orpello grafico che i moderni sistemi operativi possono offrire. Il giurassico, fino a qui sarebbe solo da ammirare; il problema è che, di solito, costui ritiene che il suo approccio al mondo dell'informatica sia il solo giusto e che quello di tutti gli altri sia sbagliato... Per questo interviene con astio verso chi usa le vocali accentate anziché apostrofate (nei vecchi sistemi non esistevano le lettere accentate, si aggiungeva un apostrofo alla fine), si scaglia contro gli utenti con firme troppo lunghe (dato che una signature troppo lunga non ci sta nel video dell' 8088!) e insorge letteralmente nei confronti di chi invia mail in formato Html. Il suo comportamento spesso suscita la simpatia dell'integralista, che lo prende sotto la sua ala protettiva e lo promuove a co-integralista.

Il tuttologo
C'è sempre. Quando qualcuno fa una domanda, quando si tratta di dare una spiegazione tecnica, filosofica, metafisica, lipschiziana, lui c'è. E si profonde in spiegazioni lunghe ed esaurienti, tanto appaganti da far esclamare "accidenti, ma questo sa tutto di tutto!" Da qui la definizione di tuttologo. Il problema nasce quando il tuttologo comincia a dare spiegazioni anche a chi non le chiede, postando messaggi lunghissimi firmati con una frase del tipo "spero che queste informazioni vi siano utili". Sicuramente saranno utili a qualcuno, ma se richieste sarebbero state di certo più gradite. Di solito un'obiezione del genere basta a far recedere il tuttologo dal tentativo di acculturare tutta la mailing list, ma solo se l'obiezione è in buon italiano e contiene almeno tre parole originali, due inusuali e una del tutto desueta. In questo caso il soggetto ritiene di trovarsi di fronte ad un "pari grado" culturale e si ritira nell'ammirazione, altrimenti bolla il malcapitato come giovane decerebrato ignorante e continua la sua crociata contro la desertificazione culturale delle nostre povere menti.
In fondo agisce in buona fede.

La primadonna
A dispetto del nome, questa sindrome colpisce indistintamente i due sessi, e porta ad avere una tale stima di se stessi da non considerare minimamente le mail altrui. Di solito inizia con un riconoscimento unanime della mailing list: a un postatore frequente vengono fatti sperticati complimenti per la sua simpatia o cultura o quant'altro ed ecco che avviene la trasformazione... Non accade sempre, ma su soggetti particolarmente predisposti l'overdose di complimenti porta a credere di essere un pilastro fondamentale nella vita di tutti. A quel punto non è più necessario che la primadonna scriva qualcosa di sensato, basta che intervenga qui o là mostrando la sua approvazione o il suo disgusto per le opinioni altrui; i niubbi presenti in lista non mancheranno di appoggiare ogni sua decisione. Poi comincia a pontificare su ogni aspetto della vita e, immancabilmente salta fuori con qualche stupidata. Non perché sia effettivamente stupido, ma perché prima o poi una stupidata la si dice tutti. Solo che un comune mortale può fare errori, una primadonna no. Si vedono così scene di ordinaria violenza nel difendere a spada tratta le proprie opinioni, fino a che il diretto interlocutore non rinunci o fino a che la primadonna, esausta, non se ne vada sbattendo la porta con indignazione. La seconda ipotesi è spesso la più auspicabile.

Il lurker
Il lurker si iscrive al gruppo e legge. Legge. Legge. Ma non scrive mai. Perché?
Le opinioni sono contrastanti: c'è chi vede nel lurker una sorta di guardone, di uno che non ha il coraggio di dire la propria, di uno maleducato, che non si fa vedere e se ne sta nascosto. D'altra parte c'è chi dice che il soggetto è uno che ascolta, che non si accapiglia e non provoca mai, che preferisce sentire cosa hanno da dire gli altri, prima di intervenire. In entrambi i casi il lurker resterà in incognito: non sapremo mai quale dei due tipi si avvicina di più alla sua personalità, perché egli stesso non interverrà mai per dircelo. Teniamocelo così.

Il pallonaro
Individuo molto particolare che denota una stima di sé decisamente scarsa e che si diverte a pavoneggiarsi in ogni modo possibile. Di solito inizia lurkando, giusto per vedere quali sono le tendenze della mailing list, dopodiché inizia a sparare vaccate stratosferiche, asserendo di essere riuscito là dove tutti gli altri hanno fallito. Se il gruppo in questione è a tema manga, per esempio, e qualcuno parla di una fantomatica "seconda serie" di Daitarn 3, il pallonaro l'ha già vista, ma non solo: ha l'intera serie a casa sua in DVD. Se si parla di computer, il pallonaro ha il sistema migliore di tutti ed è riuscito ad overclocckare un 386 fino a farlo arrivare a 400 MHz. Ovviamente lui solo sa come e nessun altro è degno di sapere il segreto di tanta bravura. Il pallonaro spesso mette becco dappertutto (rischiando di emulare il tuttologo), e la sua convinzione fa sì che tanti niubbi lo adottino come modello di vita, sperando che, novello Maestro, spieghi loro come raggiungere la sua bravura in ogni campo. Di solito restano tutti delusi, ma il pallonaro sa sempre come alimentare nuove speranze ciarlando sui più disparati argomenti. Ricordate: se esiste, lui ce l'ha!



L'informatico puro (può evolvere in "utente MAC")
Nel mondo dell'informatica e di internet, i programmi più diffusi per far funzionare i computers e per connettersi alla rete sono quelli targati Microsoft (Windows, Explorer, Outlook etc...) e la maggior parte degli utenti ha confidenza con questo tipo di programmi e solo questo. E' anche vero che nel corso degli anni e delle varie versioni del software si sono manifestati problemi di funzionamento spesso del tutto incomprensibili, tanto da creare intorno ai computer in generale una nomea di inaffidabilità spaventosa.
L'informatico puro questo lo sa, ma lui è avanti: abbandonato da tempo ogni programma di marca nota, si lancia in internet grazie a sistemi operativi meno noti e "affidabilissimi" a seconda di tutti gli "esperti". E fin qui non posso certo dar loro torto: l'intrinseca bontà di certi programmi è nota a tutti gli utenti più smaliziati, ma è anche vero che questi programmi non sono semplicissimi da usare per i neofiti, i quali continuano a trovarsi bene nel familiare ambiente Windows. E qui scatta la crociata: l'informatico puro è oltre. E' nell'olimpo della programmazione, si crede detentore del nuovo linguaggio segreto che domina il mondo, per cui ha il diritto di irridere tutti i poveri miserabili che ancora annaspano con i loro commerciali e globalizzati pc con le finestrelle colorate di Bill Gates. E quindi giù a dire che se hai un problema te lo sei meritato, perché usi un computer inefficiente, che loro si battono da anni per migliorare la qualità del prodotto informatico, che i loro pc sono inattaccabili ai virus e che se vedono una finestra colorata volare sul loro monitor hanno le convulsioni.
Spesso hanno ragione, ma la loro supponenza, unita ad un certo atteggiamento snob da "casta", li rende simpaticissimi e divertenti. Tutti dovrebbero averne uno in una gabbietta.



Lo psicologo
Inizia con una domanda. Inizia sempre con una domanda. Una domanda talmente generica che chiunque potrebbe dire la propria. Se in un bar tra amici ti metti a dire "E' vero che le donne sono tutte uguali?" ognuno vuol dire la sua; lo stesso accade qui. Ad un certo punto trovi un post del tipo: "ho notato che spesso l'atteggiamento del gruppo è questo: cosa vi spinge ad essere così?" E la gente inizia a rispondere quasi subito, anche perché non esiste nessun argomento di conversazione più amato di "parlami dei tuoi problemi!". Lo psicologo lurka per un po', poi interviene, ma non dice la sua, pone un'altra domanda, una cosa del tipo: "dalle risposte ho capito che la cosa è così, dunque cosa pensate di questo?" E via un'altra catena di risposte. In due domande lo psicologo ha già raccattato una trentina di opininoni. Perché? Non si sa. L'unico pericolo è che lo psicologo dia il via ad un terribile botta e risposta con il tuttologo. Quando questo dovesse accadere, staccatevi da internet, andate alle Maldive e riconnettetevi al ritorno.



I fidanzatini
Nonostante il nome non si tratta di una coppia, anzi possono essere anche più persone. Sono un gruppo di gente che, conoscendosi dal vivo, si ritrovano in rete scambiandosi le impressioni della serata. Tutti gli altri utenti connessi si trovano ad assistere ad una discussione di cui non sanno e non sapranno mai niente.
 In mezzo ai commenti salta fuori uno che comincia:
Utente1- "Ah, ciccio, ci sei anche tu? Ti sei ripreso dalla festa di Gazzotti dell'altra sera?"
Ciccio - "LoL! Certo! ho bevuto tntssimo certo ke è stata prprio una bella festa!"
Utente1- "E la Lola la vedi ancora?"
Utente2- "Gran topa con quella mini ascellare!"
Ciccio- "E' la mia ragazza. Ciucco, ci vieni alla grigliata del Panza?"
Ciucco- "Chiaro, se viene la Lola...Stavolta vi owno tutti!"
E si va avanti così in eterno. Perché usare un gruppo di discussione pubblico per farsi i cazzi propri? Forse per fare invidia a chi non fa parte del gruppo, forse... Peccato che la maggior parte degli utenti abbia già disertato la discussione, a causa dell'ingorgo di interventi inutili.

25 maggio 2011

Fagiano Blues

Ho un giardinetto dietro casa e dalla porta a vetri riesco a vedere gli animali che transitano ignari sotto il mio sguardo alla ricerca di qualche avanzo di cibo: passerotti e merli che beccano briciole di pane, qualche gatto che cerca di beccare passerotti e merli e cose così... Da qualche tempo a questa parte si fa vivo anche un grosso volatile, sembra addirittura un fagiano e non è raro vederlo atterrare sulle scossaline in rame facendo un bel tonfo, vista la sua mole. Non è proprio un habitué, ma ogni tanto annuncia la sua presenza al mondo con un maestoso frullo d'ali e un caratteristico "bradabong" al momento del touch and go.
La cosa deve aver parecchio turbato la vicina nazione di miciolandia.
Già, perché la cascina qui di fronte, dopo il triste evento che ne provocò l'incendio un paio di anni fa, è ora deserta e popolata da una comunità felina particolarmente prospera, nota al vicinato sopratutto per i canti notturni primaverili e per le infuocate elezioni primarie per il governo del micioquartiere. La gattribù, oltre a sbafare allegramente quello che il quartiere lascia loro in ciotole sparse strategicamente nei nostri cortili (oh, tra vicini ci si aiuta!) è dedita all'antica arte venatoria propria del loro lignaggio, arte che i vecchi gatti ormai stanchi e incanutiti tramandano a micetti appena nati, o almeno così credo, visto che un gatto di due mesi è in grado di saltare addosso a qualsiasi cosa vagamente animata alla velocità della palla da biliardo scagliata da un martello pneumatico.
Il fagiano - che non so se sia davvero un fagiano, ma è grosso come un fagiano e quindi chiamerò per comodità, indovinate un po'... fagiano! - vola alto, incurante dei felinidi nei dintorni e come d'abitudine, ogni tanto torna aposarsi delicatamente in cortile.
Bradabong! Eccolo lì.
Poche cose turbano il fagiano, persino la mia presenza in cortile non lo scompone più di tanto... Sì, vola via, ma sembra infastidito più che spaventato: dà due lenti colpi d'ala ed è già in orbita, limitandosi ad un lento librare in cerchio, potendo contanre sull'apertura alare di uno pterodattilo. Sa già che rientrerò in casa e che lui potrà nobilmente planare di nuovo nel cortile e terminare i suoi comodi.
Solo una volta l'ho visto spaventato.
Il consueto bradabong non è più una novita, ma un bradabadabadabdabong è già più curioso...
Mi affaccio alla porta a vetri e vedo lo pterofagiano agitare convulsamente le ali, che quasi toccano terra nella frenesia di partire... Sembra essere lento, sollevarsi a fatica, ma in realtà sta dando il massimo dell'accelerazione verticale di cui è capace: in pratica sto guardando la salita in candela di un bombardiere che dà tutta manetta per sfuggire da...
Un micetto lungo si e no trenta centimetri, una furia cieca tutto zampe denti e unghiette è proiettato a una tale velocità che non si distinguono nemmeno i colori. Una palla di pelo rosso gnaulante in berserk sta caricando a tutta birra un volatile grande praticamente il triplo, un volatile che potrebbe semplicemente girarsi, artigliarlo per la collottola e portarselo a diecimila metri senza nemmeno avvertirne il peso. Ma il coraggio del micio e dieci volte più grande della sua stazza e il fagiano se n'è accorto! Spazzando dappertuto con le estremità alari (credo di aver intravisto il vano carrelli) riesce a decollare in maniera un po' scomposta e a proiettarsi a distanza di sicurezza; non appena si stacca da terra sparisce ad una velocità impressionante.
Il micio artiglia l'aria per qualche secondo, poi rimane immobile.
Lentamente gira la testa verso di me.
La sua espressione è impagabile.

15 maggio 2011

Astrid

Da un po' di tempo seguo saltuariamente un blog di un'illustratrice con uno stile molto "spigoloso" e particolare; è un blog segnalato anche qui accanto, nel mucchio dei miei link preferiti.

Da tre anni ormai, per tener fede alla mia passione per i telefilm, seguo assiduamente (tra le altre) una bella serie tv intitolata Fringe in cui recitano attori di un certo calibro (gente come John Noble e Joshua Jackson); tra gli attori fissi della serie c'è Jasika Nicole, che interpreta Astrid.

Qual è la relazione tra questi due elementi? Il fatto che... siano la stessa persona!
Jasika Nicole, Astrid in "Fringe" scrive e disegna su un blog che seguo... e lo scopro solo adesso!
Non è divertente?

22 aprile 2011

Valerio

Squilla il telefono.
- Pronto?
-Ciao Valerio, sono dell' officina autoxyz: la tua Fiesta è pronta, quando vuoi venire a prenderla...
-Mi scusi?!?
-La Fiesta, la macchina... E' a posto, puoi passare a prenderla!
-Guardi, mi sa che ha sbagliato numero...
-non è il [dice il numero: è quasi identico al mio, cambia una sola cifra]
-No, guardi, ha sbagliato, questo è il [dico il mio numero]
-Ah, scusi!!!
...
Risquilla il telefono
-Pronto?
-Ciao Valerio: la tua Fiesta è pronta, quando vuoi venire a prenderla!
-Ehm... Guardi che sono sempre quello di prima...
-ma... aspetti... non è possibile... mi scusi tantissimo!!!
-Ma si figuri, nessun problema [ridacchio]

E il tutto sembra finire lì...
Il giorno dopo:

Squilla il telefono
-[ma io lo conosco questo numero...] Pronto...?
-Buongiorno, la chiamo dall'officina AutoXyz [è una voce diversa da quella di ieri, forse la segretaria]: volevamo comunicarle che la sua Ford Fiesta è pronta e può venire a ritirarl...
-Mi scusi se la interrompo, ma è il numero sbagliato: mi avevato già chiamato per errore ieri e... [le spiego in breve l'accaduto]
-Uh che sbadata... sa, è il foglietto che abbiamo qui, c'è il numero sbagliato... adesso lo correggo una volta per tutte, mi scusi ancora!!!
-Niente, si figuri [ridacchiamo]

dopo poche ore...
Squilla il telefono
-Pronto?
-Ciao Vale!!! Sono Tiziana, stasera poi...?
-... Scusa, ma mi sa che hai sbagliato numero. Non è che volevi fare il *** anziché il +++ ?
-[pausa di silenzio]...Cavolo hai ragione!!! Scusaaaaaaa!!!!!
-Aspetta, non riagganciare!
-[pausa di silenzio]... perché?
-Senti, di' a Valerio che è pronta la sua Fiesta... l'autofficina non smette di chiamarmi!!!

7 aprile 2011

Novità e piacevolezze

Queste breve post per annunicare che da oggi il blog dispone anche di una visualizzazione più avanzata: potete provarla qui:
http://tyrealblog.blogspot.com/view

Già che ci sono ne approfitto per salutare un paio di persone. Eh sì, perché stasera ho scoperto due lettori "insospettabili" che mi seguono qui!
Massimo, Barbara, questo post è per voi. Grazie e... continuate a leggermi! :)

26 febbraio 2011

La vità è fatta di priorità

Non nego che sia un periodo molto impegnativo, molto intenso, di quelli in cui ti chiedi come sia possibile che sia già passata un'altra settimana, un altro mese, e di come possa essere già sabato se sembra che un'ora fa fosse lunedì... In un folle gioco di anticipi, stai già pensando alla prossima settimana mentre questa è appena iniziata e ogni volta che ti fermi e ti chiedi dove stai andando, tu hai in mente solo quella prossima settimana e un vago "fra un po'" in cui prenderai un po' di tempo per fare quelle cose che ti riprometti di completare da troppo tempo e che sai che probabilmente resteranno lì per sempre.
E' un turbine strano, in cui non c'è soltanto una corsa contro il tempo e giornate a rompicollo, ma anche strani momenti di indolenza e torpore, quando vengono a galla quei dubbi, quelle domande un po' così, con quel loro retrogusto amarognolo del pasto che non riusciamo a digerire.
Succede che devo darmi delle priorità, ascoltando un po' meno il cuore e un po' di più il cervello.
Che sarà mai.
...
Sarà dura.

20 gennaio 2011

Dialogo tra Belbo e Casaubon

Al mondo ci sono i cretini, gli imbecilli, gli stupidi e i matti”.
“Avanza qualcosa?”
"Si, noi due, per esempio. O almeno, non per offendere, io. Ma insomma, chiunque, a ben vedere, partecipa di una di queste categorie. Ciascuno di noi ogni tanto è cretino, imbecille, stupido o matto. Diciamo che la persona normale è quella che mescola in misura ragionevole tutte queste componenti, questi tipi ideali”. [...]
“Cos’è il genio, Einstein, per dire?”.
“Il genio è quello che fa giocare una componente in modo vertiginoso, nutrendola con le altre”. [...]
“Ma i matti?”
“Spero non abbia preso la mia teoria per oro colato. Non sto mettendo a posto l’universo. Sto dicendo cosa è un matto per una casa editrice. La teoria è ad hoc, va bene? [...] il cretino non parla neppure, sbava, è spastico. Si pianta il gelato in fronte, per mancanza di coordinamento. Entra nella porta girevole per il verso opposto”
“Come fa?”
“Lui ci riesce. Per questo è cretino. Non ci interessa, lo riconosci subito, e non viene nelle case editrici.

10 gennaio 2011

My 2010

Un anno intenso, il 2010. Come l'anno scorso, una racolta delle foto con cui ho ritratto i "miei" momenti più importanti. Come al solito grazie alla fida Sony Alpha e alla compatta Fuji.

20 dicembre 2010

Buone Feste!

 Tanti auguri da una... testimonial d'eccezione



(se non vedi questo video, clicca qui)

18 novembre 2010

I sogni, i sogni, i sogni (sì, probabilmente sono matto)

Sogno spesso una stazione, non sempre la stessa, ma con elementi che ricorrono: I binari sono molti e intricati, a volte addirittura su piani diversi, pieni di scambi e incroci. Talvolta  tipo stazione centrale, con infiniti terminal che partono da un'unica grande piazzola trasversale, a volte simile a una fermata della metropolitana, con marciapiede accanto al treno e vista sulla linea che va in direzione opposta, a volte come una stazione di provincia, in mezzo alla campagna. I treni sono lunghissimi, larghi e dotati di grandi spazi e raramente mi riesce di trovare posto negli infiniti sempre occupati posti a sedere. A volte guardo il panorama scorrere (e non è raro che le porte della carrozza siano aperte anche a treno in movimento) e riconosco pezzi di periferia, quelli che mi sembrano così vicini a casa. In quei momenti penso di scendere nella mia città, che so essere molto vicina, ma qualcosa mi fa scendere prima o cambia l’”ambientazione” del sogno…

19 ottobre 2010

Il demone del traffico

Ci sono essenzialmente due motivi per prendere l'auto, il primo e più banale è che lo si fa per andare in un luogo, il secondo e più infido è per arrivare in un luogo in ritardo. Non che sia una scelta consapevole, al di là di una possibile perfidia personale nel non essere puntuali, ma da un po' di esperienza posso dire che spesso la cosa dipende da fattori che ci scegliamo. E' inevitabile: se hai fretta, c'è traffico.
No, fermi, so cosa state pensando: sento già le voci di chi, saputello, sta alzando il mignolino sostenendo che si tratta di una semplice percezione distorta del tempo dovuta alla nostra fretta, e che in realtà il traffico è sempre più o meno lo stesso.
Balle. Ho le prove!

18 ottobre 2010

Riflessione sul "complottismo"


"Una spiegazione scientifica, chiarendo cause ed effetti di un fenomeno, porta via al complottista il motivo di odio che lo spinge ad andare avanti: la responsabilità di un "cattivo" dietro le quinte. Se passi la vita ad odiare un "ente" che... per te è causa di tutti i mali, sia esso il governo (nostro o statunitense), le lobby di potere, la medicina, la marca di automobili detestata, una spiegazione che mette in chiaro le cose assolve implicitamente quel nemico e quindi è inaccettabile, perché tutto ciò che non mette in cattiva luce il nemico non può e non deve essere giusta.
Lo scienziato non è più "l'esperto", ma il complice che vuole proteggere il nemico, e come tale anch'esso diventa nemico.
Questo è più o meno l'atteggiamento che si evince da certi discorsi... certi battibecchi su siti di dvulgazione ne sono un esempio lampante."

4 ottobre 2010

Fa' la cosa giusta

E' incredibile come, a volte, io sia convinto di fare la cosa "giusta", quella che va fatta al momento, quella che mi sembra migliore.
E poi, puntualmente, a posteriori mi sento un'idiota per averla fatta... perché era OVVIAMENTE la cosa sbagliata da fare.
Orribile, orribile lunedì. E troppi caffé per condirlo.

29 settembre 2010

Barcelona -in real time-

Visto che mi vanto di essere homo tecnologicus e che esistono tutte queste nuove apparecchiature che consentono a chiunque di veicolare terabyte di informazioni al secondo verso l'abbborigggeno australiano a cui non gliene  po' frega' 'dde meno [cit.], ho deciso di sperimentare il diario di viaggio in tempo reale! Sì, siore e siori, da questa Esselunga galleggiante e un po' rollante che mi dicono chiamarsi "nave da crociera", utilizzerò il versatile baraccofono per scrivere e postare sul blog il resoconto di questi ultimi, mirabolanti quattro giorni.
Si parte da sabato...

7 settembre 2010

Photo Gallery

Sto tentando di inserire una galleria fotografica degna di questo nome su questo blog, perciò ho aperto la sezione "Photo Gallery", accessibile cliccando sulla barra in alto, proprio sotto l'intestazione. Per ora c'è una selezione di foto scattate in Scozia.
Tuttavia gli strumenti di Blogspot non sono proprio adatti a quelo che avevo intenzione di fare, perciò parallelamente, ho iniziato (di nuovo) a lavorare sul sito www.Tyreal.tk per realizzare album un po' più sofisticati... al momento ho inserito una piccola sezione di ritratti. Non ho ancora deciso quale galleria porterò avanti e quale no, forse entrambe... Per adesso provatele e ditemi se funzionano!


22 agosto 2010

Sapessi com'è strano fare il turista a Milano

 Si ringrazia 02blog per la citazione di questo post.

Oggi sono stato a Milano.
Il che è abbastanza banale, perché nella provincia della Grande Città ci abito, ma oggi ho deciso di fare un po' il turista in casa, con niente di più che un percorso da seguire e una macchina fotografica a tracolla; tutto a piedi, niente auto, parcheggiata convenientemente in zona nord, per soddisfare un po' una curiosità da "scorcio", quella che ti fa scattare una foto all'angolo di una strada, a un giardino o anche solo a un cartello che ti colpisce particolarmente.

5 agosto 2010

Japan Memories

Sul sito di Turisti per Caso è stato pubblicato il mio video-diario del viaggio in Giappone! Son (piccole) soddifazioni. Per chi se lo fosse perso, eccolo qui:



Per gli amanti dei dettagli tecnici, le foto sono state scattate con una fotocamera Fuji S8000 (non avevo ancora la reflex: l'ho acquistata là!) e il video montato con Live Movie Maker. La colonna sonora è il tema del film "Departures"

3 agosto 2010

Scienza e Fede?

L'argomento Power Balance ha creato un po' di scompiglio, dal vivo e in rete, e dato che non è la prima volta che mi capita di discutere di argomenti di questo tipo e che le reazioni di solito sono invariabilmente le stesse, mi sono posto (come è già successo e come risuccederà) il proverbiale paio di domande.
Quando affronto dei dubbi sulla reale esistenza di tante leggende metropolitane e mi capita di scoprirne le smentite, tante persone si chiedono se io abbia una sorta di Fede cieca nella scienza, il che mi porterebbe ad idolatrare il Metodo Scientifico come una panacea di tutti i mali e una Scienza come risorsa definitiva capace di dare tutte le risposte.
No.
Io sono contro la fede cieca, mi oppongo strenuamente agli ipse dixit e ho il timore, anzi il terrore che la scienza diventi una cosa del genere, del tutto assimilabile a una religione. La scienza dovrebbe essere alla portata di tutti! Il che non vuol dire che sia una cosa semplice, anzi tutto l'opposto, ma in un mondo ideale tutti dovrebbero avere gli strumenti e le possibilità per conoscere. Non viviamo in un mondo ideale, e non tutti hanno la possibilità di studiare, ma questo non vuol dire che la scienza debba diventare una sorta di divinità i cui sacerdoti possano dispensare a proprio piacimento briciole di sapere ammantandole di miracoloso misticismo. La scienza non fa miracoli, è uno strumento, un puro e semplice strumento, forse uno dei più raffinati che possediamo, che tutti noi potenzialmente possediamo poiché deriva dal discernimento, proprio del nostro cervello. Abbiamo un metodo, di solito funziona... usiamolo!
No, la scienza non è la mia religione, piuttosto il contrario! E' chi usa termini pseudoscientifici e che "suonano bene" per guadagnare credibilità, chi giustifica le ipotesi più svariate facendo leva su presunte tecnologie occulte di cui a noi comuni mortali non è dato sapere... Ecco, questo è un uso religioso della scienza: lasciar passare il messaggio che "voi non potete capire perché è troppo difficile, ma fidatevi che è così". Ed è tutto un fiorire di termini tecnici usati ad hoc per dare un alone di mistero e di autorevolezza alla propria teoria.
No cari, non è così. Noi possiamo capire eccome, perché siamo esseri umani dotati di intelletto, e se vuoi convincermi che una cosa sta così, mi fai la cortesia di spiegarmela. Forse non sarà alla mia portata, ma se qualcuno l'ha creata, sicuramente qualcun altro avrà affrontato un campo di studi analogo e sarà in grado di appurare se la cosa ha senso oppure no. E oggi ci sono gli strumenti per scoprirlo, basta una connessione ad internet e una ricerca critica.
Io sono contro questa strumentalizzazione, sono contro un uso da setta religiosa dei termini scientifici, sono contro una tendenza che mira a zittire il mio spirito critico, e se questo farà arrabbiare qualcuno, beh... la prenderò come una vittoria.

2 agosto 2010

Power Balance: miracolo o truffa? Un esperimento.

Da qualche tempo a questa parte, sta imperversando il "braccialetto dei miracoli" altrimenti noto come Power Balance, e ovunque capita di incontrare persone pronte a spergiurare che l'aggeggio funziona davvero.
Funziona davvero? Per appurarlo serve metodo scientifico, esperimenti dal vivo e soggetti disposti a provare. E, indovinate un po'? Ce li abbiamo!
Per gentile concessione di Marco Travet, pubblico il resoconto redatto di suo pugno della prova empirica di questo fantomatico Power Balance. Con l'invito, a chiunque vi dica che "è incredibile, funziona!" di andare a leggere questo post. Enjoy!

30 luglio 2010

Lo scippo

Non posso credere di aver dimenticato di accludere uno degli aneddoti più assurdamente grotteschi che mi siano capitati! E' successo nel 2006, in agosto... L'ho ritrovato nei meandri del vecchio hard disk e lo ripropongo qui, così come l'avevo scritto.


Sono tranquillo nel mio studio quando una telefonata di Laura interrompe il mio assiduo lavoro (si legga: cazzeggio su internet).
"Ciao Ty, senti... Non chiamarmi più al cellulare"
Ohibo! E che ho fatto di male???
"Perché!?!"
"Me l'hanno rubato"
(ah ecco... Rubato? Come rubato?)
"Rubato? ma com'è successo?"
"Eh, era dentro la borsa"
"La borsa... Ti hanno scippata?"
"Si"
"Oddio, ma tu come stai? Ti senti bene?"
"Si si, non mi è successo niente, adesso devo chiamare i Carabinieri per la denuncia, la cosa è un po' complicata..."
In poche parole Laura mi spiega il fattaccio: salendo in auto, e appoggiando la borsetta sul sedile del passeggero, un ladruncolo è riuscito ad aprire la portiera di destra e a portare via quello che c'era. Per lei solo un po' di spavento, e la seccatura per aver perso soldi, documenti e tutto il resto.

30 giugno 2010

Buon Compleanno

Oggi apro questo post per fare gli auguri a un'amica carissima, che per forza di cose vedo raramente, ma che riesce ugualmente a tenermi compagnia grazie al suo blog arguto, curioso e molto particolare.
Sperando che non passino ancora anni, prima di rivederci...

AUGURI A
 "  COLEI CHE..."  
COMPIE GLI ANNI!!!

10 giugno 2010

Google Scotland

Da oggi Google permette di inserire un'immagine personale come sfondo della pagina di ricerca. Davvero bello!

[clicca per ingrandire]


Questo è l'effetto con una delle foto che ho scattato la scorsa settimana in Scozia.
Ah, ve l'avevo detto, vero, che la scorsa settimana sono stato in Scozia? :-)

.

16 maggio 2010

Okuribito (Departures)

Film che è schizzato nell'olimpo delle mie pellicole più amate. Guardatelo, merita davvero.

13 maggio 2010

[Il viaggio della speranza /3] La mossa Kansas City

L'invasione del Salone si articolò senza troppe difficoltà. Ci aprimmo a ventaglio e guadagnammo i principali punti di osservazione, dopodiché calammo come i barbari senza la minima pianificazione o strategia e la Vittoria fu nostra. O almeno credo si chiamasse così.
Ma atteniamoci alla leggenda, che conserva integri i fatti.
Ci si poneva un iniziale problema logistico, di pochissimo conto: come arrivare al Salone?
Al Rubiniano viene la geniale idea dei Taxi, ma oltre all'idea serve qulcuno che la realizzi, pertanto il progetto fallisce miseramente. A dire il vero fallisce a metà, perché se è vero che non c'è alcuna traccia dei due taxi destinati, secondo il nostro scaltro compagno d'arme, "a tornare a prenderci", con scatto felino ed abile mossa il nostro trio all'erta e pieno di brio segue la scia di un tassista che ci spia, riuscendo a catturarlo.
Inoltre nessuno è più forte di Gundam.

12 maggio 2010

[Il viaggio della speranza /2] Alla conquista del CERN

Time paradox! Sono tornato dalla Scozia e sto scrivendo il diario di Ginevra. Considerato che a settembre dovrei andare a Barcellona, forse allora starò scrivendo il diario della Scozia. Ho il jet lag letterario!
Ma torniamo a noi: eravamo rimasti in una piccola stanza d'hotel con qualche disavventura in corso e la prospettiva di una giornata intensa...


Il Cern è una struttura sotterranea che attraversa quattrocentoventi reami e si estende per otto anni luce, oltre a questo è importante sapere che gli accessi per i turisti sono disseminati sul territorio, in luoghi più o meno accessibili a chiunque abbia passato il ventesimo livello di addestramento ninja.
In realtà l'ingresso è a venti metri dall'albergo, ben illuminato da insegne e indicazioni di ogni tipo, ma noi non lo vediamo e preferiamo inoltrarci per le avveniristiche vie della metropoli e... chiedere ai passanti, consci della proverbiale e memorabile ospitalità e cordialità degli svizzeri... francesi... tedeschi... dov'è che siamo qui? Beh, sicuramente saranno ospitali.

10 maggio 2010

[Il viaggio della speranza /1] Ginevra o morte

Quel marzo 2010 fu speciale.
Si riunirono a MilanoCity equipaggi di ogni foggia ed estrazione sociale: squadre in giacca a cravatta di Armani accanto a scalcagnati accrocchi di tamarri col gel fosforescente, motorhome attrezzatissimi  fianco a fianco a improbabili furgoni rugginosi con petomarmitta amplificata after market e pure burner, autisti attrezzatissimi con navigatore installato nei capelli e motciclisti di ventura che stendevano mappe scaricate da internet tra una moto e l’altra.
Noi eravamo i migliori e, lo dico senza falsa modestia! Al solo sentire i nostri nomi la gente impallidiva dal terrore : Lone Rider, Boxer Imodium, Teo il Rubiniano, Tyreal, Kuno Fox, Igi the Drummer e Mark Fish! Tutti insieme nella possente Voyager  (una specie di incrociatore di terza classe a gas riadattato, capace di staccare pezzi di fascia di ozono ad ogni sgasata) facevamo la nostra porca figura, e forse qualcosa di più.
E si trattava di un viaggio all’insegna dell’avventura, come ai vecchi tempi in cui gli uomini erano veri uomini, le donne erano vere donne e le piccole creature pelose di Alfa Centauri erano vere piccole creature pelose di Alfa Centauri.