22 aprile 2001

Continua la 146's Saga!

Il più spettacolare botto che la gloriosa 146 mi ha fatto vivere... ancora ho difficolta a credere a quello che è successo...

22/4/2001

E' fredda l'aria di questa domenica mattina.
Sono le sette passate, e sto per andare a Genova per un battesimo. Mia compagna di viaggio sarà Anya, amica di altre avventure.
Il lettino smontato (regalo per i neogenitori) vibra un po', appoggiato al sedile posteriore, ma con un paio di colpi si assesta e non si sente più. Che bello viaggiare quando Milano è ancora addormentata, quando la circonvallazione ospita solo qualche passante distratto e quando il sole ha appena cominciato ad accarezzare il grigiume.
Ore otto, sono da Anya. In perfetto orario.
Esauriti i convenevoli prendiamo l'autostrada e decidiamo di sostare al primo autogrill per necessità di caffeina.
Il primo autogrill è pieno di turisti rintronati (circa 4 pullmann), che si infilano in tre per volta nelle porte girevoli (io quella signora la strangolo!), così decidiamo di fermarci al secondo.
Il secondo autogrill è messo allo stesso modo, ma ormai siamo lì, tanto vale fermarsi.
Caffè preso, lettino sul sedile posteriore, portafoglio c'è ancora (si sa mai...), compilation da viaggio nell'autoradio...Siamo pronti per partire davvero e ci rifiondiamo in autostrada, rifocillati e di buon umore.
La strada è sgombra, il tempo sembra migliorare, Sinead O'Connor ci intrattiene, l'Alfa macina chilometri...Sembra che non sia mai andata così bene: il motore gira "rotondo" e pieno, a 160 all'ora non vibra nemmeno. Ovvio, mi dico, ho appena fatto revisionare la centralina e tutto il resto. Così continuo, lanciato sulla corsia di sorpasso, a velocità tutto sommato regolare e non certo folle (la prova dei 200 all'ora l' ho già fatta una volta: perché rischiare di nuovo?), salutando il sole che sembra stia per fare capolino sulle nuvole.
Crack.
In un attimo impazzito qualcosa cede. Sento un botto, una forte decelerazione...Nello specchietto vedo frammenti di qualcosa che volano via, sempre più lontani...Poi fumo, sempre più fumo, sempre più bianco, come nei gran premi quando inquadrano le Minardi.
Dicono che il pensiero corra più veloce della luce, ed è proprio a velocità di curvatura che si sovrappongono i miei quattro pensieri principali:
-Sono in corsia di sorpasso e non ho più motore;
-Non vedo nulla dietro di me;
-Dio mio fa che non succeda niente a Anya.
-La mia Alfa...
Nonostante tutto, l'auto ha ancora una discreta inerzia e riesce a spingerci quel tanto che basta per attraversare prudentemente l'autostrada e fermarci sulla corsia d'emergenza...Già, fermarci...I freni funzionano, ma il motore è bloccato a più di 4000 giri e non scende! Forzo la frenata e spengo l'auto, mentre il fumo bianco ci avvolge.
Scendiamo subito e ci guardiamo attorno...Quella nebbia sull'autostrada è opera nostra e la scia d'olio che parte dal mio tubo di scarico è inequivocabile segno di rottura di qualcosa di grave.
Ma come è successo?
Proprio mentre stiamo chiamando il 116, si ferma una pattuglia della polizia che si sincera delle nostre condizioni e controlla i danni subiti. I due poliziotti sono gentilissimi, restano con noi fino a che non arriva il carro attrezzi, arrivando persino a controllare il tratto di strada dove è successo il fatto per verificare la presenza di eventuali detriti. E' una prima ipotesi, infatti, che il danno sia stato causato da un urto con qualcosa. Qualcosa che avrebbe potuto sfasciare la coppa dell'olio, i cui resti sono ancora su quella corsia di sorpasso. Data un'occhiata al motore, però, il poliziotto smentisce questa teoria, affermando che molto probabilmente ha ceduto qualche manovellismo. La biella rotta avrebbe poi sfondato tutto il resto. Resta l'ipotesi del meteorite, ma non mi sembra molto credibile, così attendiamo il carro attrezzi, mentre quel sole che stava apparendo, si nasconde intimidito dietro alle nuvole e ci lascia lì a gelare...
Il soccorso arriva e di nuovo mi tocca rivedere la scena della 146 che viene caricata sul pianale...Proprio come qualche mese fa, con la differenza che qui non siamo vicini a casa e che stavolta il danno è grosso, grosso come quella macchia d'olio che i due poliziotti asciugano gettando del filler...Bizzarro, esattamente come nei gran premi...
A Tortona sapremo il verdetto del meccanico, non appena il casellante vorrà darmi il resto del pedaggio...Devo ricordarglielo un paio di volte, ma poi mi da le sospirate duemila lire.
Arrivati all'officina di questa zona depressa della Pianura (mai stati a Tortona? Non andateci! Non c'è nulla!), il capomeccanico ci stupisce con gli aneddoti delle sue avventure (meglio delle mie, garantisco!), sacramenta contro i piccioni sul tetto della sua officina (arrivando a bersagliarli con la carabina!!!) e poi sancisce un requiem per una 146 in panne: il motore è da buttare. Ma niente preoccupazioni: capita a tutti. Mi fa vedere un' Audi che ha avuto lo stesso problema. una A4, mica la pizza coi fichi. Annoto mentalmente questa informazione per ribattere ai soliti amici filocrucchi quando mi faranno notare che ho una macchina italiana ed è per quello che si rompe, ma lì per lì non me ne frega niente della A4 di quel disgraziato. Posso solo pensare alla 146 ferma e alla spesa e tremare di rabbia. Sì, perché questa è sfiga, e non può continuare così.
Andrea ci viene a prendere poco dopo. Un santo, considerato che lo abbiamo svegliato di domenica mattina e che non vuole che gli paghiamo benzina e autostrada.
Ma ancora penso a cosa farò domani, quando col Capo tornerò a quella officina e decideremo il destino della 146.

continua...
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23/4/2001

La 146 è tornata a casa, domani mi sapranno dire cosa è successo...Forse.
Nel frattempo voglio citare i pensieri di Fabio e Jan, che così ricordano il vivace "millesei" twin spark:

Con vivissimo cordoglio partecipo al profondo dolore per la dipartita del motore della tua macchina, che, a Genova, ho avuto l'onore di provare. Me lo ricordo ancora, quel motore, rispondere orgogliosamente a una seconda in salita su via Apparizione (e chi è stato qui sa che voglio dire). Hai perduto un valido compagno di molti kilometri: son convinto che non è solo dolore economico!
Con affetto, Fabio.

Siamo, con la presente, ad unirci alle condoglianze in favore del 1600 Twin Spark.
Da buoni Alfisti grideremo al cielo per annunciare al paradiso dei motori l'arrivo di un selvaggio 1600 TS!
Jan.