23 gennaio 2009

Programma di governo.



Febbraio 2030.
Dopo l'uscita di scena dell'ex partito di maggioranza guidato da Berlus Clone 2.0 (il quale è però tuttora convinto di essere stato defraudato di una vittoria certa),la presente coalizione si appresta a governare il paese per i prossimi cinque anni. Enunciamo qui di seguito il programma di massima:

1. Ridimensionamento dell'esercito.
Le Forze Armate sono tranquillamente gestibili dalla Comunità Europea, e sarebbe anche ora, visto che a Bruxelles negli ultimi vent'anni sono riusciti giusto a mettersi d'accordo per il diametro che devon avere le Mele Comunitarie. Le spese nazionali per l'esercito verranno tagliate lasciando un 5% del bilancio attuale all'esercito stesso, il restante 95% verrà così suddiviso:
-5% allo stato sociale.
-5% al cinema indipendente.
-5% al programma spaziale.
-80% all'Alfa Romeo.

2. Rivisitazione del sistema economico.
L'attuale presidente del consiglio e il suo staff non capiscono una benemerita cippa di economia, avendo preferito corteggiare le compagne di corso durante i seminari. Pertanto si è presa decisione di ingaggiare un manipolo di esperti. Considerate le recenti e disastrose crisi economiche generate da sedicenti guru del mercato poi rivelatisi peracottari, si è deciso di appoggiarsi all'unica organizzazione realmente in grado di prosperare nell'ultimo mezzo secolo. Legalizzare la mafia è pertanto il rimedio alla crisi economica. La presenza di un braccio armato formato da picciotti ben addestrati è perfettamente complementare al ridimensionamento delle forze armate come da punto 1.

3. Politica estera.
A gonfie vele: dopo l'annuncio del punto 2. il presidente americano Jenna Haze ha chiesto la volontaria annessione degli USA occidentali alla Brianza. La proposta è al vaglio, anche se bloccata dal suicidio del capo cartografo.

4. Pari opportunità.
Non ci importa quale sia il vostro sesso, colore della pelle, religione, orientamento sessuale, preferenza alimentare o provenienza: se siete irrimediabilmente idioti verrete tutti emarginati allo stesso modo, senza discriminazioni.

5. Politiche sociali.
Istituzione del girone degli idioti. Club aperto a tutti.
Chiunque vi prenda parte avrà prezzi agevolati su acquisto di SUV, televisori, cellulari, oltre ad abbonamenti a pay-tv e simili. Il sollazzo che l'idiota iscritto ne trarrà avrà il duplice vantaggio di far girare l'economia (basata sul prezzo esagerato dei prodotti inutili) e di tenere gli iscritti lontani dalle attività normali della popolazione civile.
In cambio di questo gli idioti si riterranno disponibili per svariate attività sociali come descritto nei punti successivi.
Il nostro slogan è "anche l'idiota è una risorsa".

6. Religione.
Viene approvata una religione di stato, ossia il culto di Ababa Zuzuzu, secondo cui tutto è lecito purché non rompa i coglioni. Il culto ha il non trascurabile vantaggio di essere non-esclusivo: si può essere cattolici, islamici, vegetariani, MacUser e quant'altro e comunque professare il culto di Ababa Zuzuzu senza problemi.
Questo perché facendo opportune ricerche è emerso che nessuna divinità ha mai effettivamente rotto i coglioni di persona e quindi rispetta in pieno i precetti della nostra religione. Lo stesso purtroppo non si può dire dei portavoce delle suddette divinità, pertanto se qualcuno di essi romperà i coglioni verrà allontanato dal culto e iscritto d'ufficio nel girone degli idioti.

7. Immigrazione
In passato ci sono stati governanti ossessionati da termini quali "purezza della razza". Dopo un rapida analisi abbiamo appurato che tale definizione è la più grossa castroneria che sia mai stata concepita da mente malata nella storia dell'umanità (e forse anche delle piccole creature pelose di Alfa Centauri). Noi auspichiamo e agevoliamo il mischiarsi delle etnie, delle culture, delle idee. Siamo fortemente convinti che più varietà voglia dire più possibilità, in ogni campo. Purtroppo però c'è il grosso problema legato alla sovrappopolazione, alla disoccupazione e a tutto ciò che ne consegue.
Per ovviare al dilemma proponiamo che per ogni immigrato che si trasferica qui, venga spedito via, in cambio, un cittadino preso a caso dal girone degli idioti. Crediamo che tale minaccia sia un sufficiente spauracchio per i paesi da cui il flusso migratorio è più copioso.
Questo vincolo viene comunque a cadere se la persona che arriva ha meriti speciali (quali scienziato valente, indefesso lavoratore, artista geniale, gnocca incredibile...), nel qual caso sarà accolta a braccia aperte (dallo stesso staff governativo se ascrivibile alla definizione "gnocca incredibile").

8. Ambiente.
Siamo convinti che la caccia come sport fine a se stesso sia passatempo degno del girone degli idioti. Per venire incontro, però, alle tradizioni venatorie di antico lignaggio del nostro paese proponiamo un'elegante soluzione, secondo cui da suddetto girone verranno prelevati sia i cacciatori che i cacciati, a turno, con grande sollazzo di tutti quanti. Si potrebbe pensare che tutte queste attività a cui il girone degli idioti è sottoposto, potrebbero sfoltirne troppo la popolazione, ma secondo le recenti simulazioni e proiezioni, abbiamo ragione di credere che questo non avverrà, per via della curiosa abbondanza di madri prolifiche in questo ambito.

9. Alta velocità.
La Val di Susa potrà spostarsi interamente in qualsiasi direzione. A 100km/h.

10. Società.
L'Italia è una repubblica fondata sul Lavoro, inoltre chi non lavora non fa all'amore. Quindi il sesso è democrazia!
Forti di questa convinzione istituiremo il "giorno del cazzo" in cui tutto è una figata.

22 gennaio 2009

It's Time to Shine

Quando torno da un viaggio mi capita lo stesso strano senso di straniamento di chi vorebbe dire, raccontare, trasmettere un angolo di vita a chi, tutto sommato il proprio angolo di vita non fa che viverlo, semplicemente.
Il problema è che il viaggio mi trasmette una certa fame. Una fame indescrivibile, fame di sentimenti, di emozioni, di parole rivelatrici, e per contro mi lascia assolutamente satollo di banalità. Di ritorno dal ristorante al termine dell'universo, non ho spazio per le unghie spezzate o per la tv nazionalpopolare. In quei rarissimi momenti in cui sono in pace con me stesso, non mi riesce di controllarmi e sconfino in un insopportabile narcisismo in cui sono Frodo appena ritornato alla Contea, Luke appena diventato Jedi, e non mi basta più tutto il resto... Il primo ad apprezzare le piccole cose che fanno grandi certi episodi della vita, sono il primo a irriderle perché ho appena visto i raggi b balenare al buio di fronte ai bastioni di Tannhauser. Non posso fartelo capire, non pretendo che tu capisca. Non sono sazio di questo, non mi basta quello che prometti, devo cercare ancora, ho fame di questo, di questo spazio, di questa luce, di questi colori... E' tutto lì fuori e ce n'è così tanto, tesoro mio, che non avrò mai il tempo nemmeno in dieci vite per vederlo tutto. Voglio piangere per la canzone più bella del mondo, voglio restare a vedere se l'alba è dello stesso colore di ieri, voglio sedermi sul cerchione di un'auto da corsa, voglio passeggiare sull'ala di un jumbo, affacciarmi nel tunnel del vento, sfrecciare nella notte di alluminio&carbonio, cambiare la gomma di turiste per caso, guardare negli occhi il Papa e sorreggere il re di Spagna sui gradini scivolosi, guidare un elicottero, accendere con un solo gesto tutte le primi luci del Salone, abbuffarmi di sushi, voglio i suoi occhi e i suoi capelli... Si lo voglio ancora, e non mi basterà mai!
Con divertimento ascolto resoconti di chi, per la prima volta, timidamente è uscito dal guscio e ha visto quale meraviglioso mondo esiste oltre i confini del comune denuclearizzato. E sorrido, sì, perché lo do per scontato. Lo SO, semplicemente, l'ho già vissuto. masticato, digerito, sedimentato, e vivo con uno spocchioso e ancora una volta ipernacisista sorriso, l'espressione di stupore degli astanti nel sentire che a Venezia c'è l'acqua.
E viaggio non vuol dire soltanto andare oltreoceano o spostarsi fisicamente lontano dalla propria casa: viaggio può essere a cento metri da dove abiti se si tratta di vivere un'altra cultura, un'altra realtà, altri colori, altre idee. Incredibile come ridimensioni una realtà il semplice atto di guardarla da fuori, da lontano.
Perché, perché non riesco a fartelo capire? L'angolo della strada è rassicurante, ma non è benessere, non mi basta, mi sta stretto! Non sto cercando qualcosa di particolare, voglio semplicemente cercare, perché, inutile dirlo, mi da una gioia immensa il farlo.
Guardo le persone che si divertono ascoltando i miei aneddoti, leggendo quel solito commento "ma capitano tutte a te..." tra le righe. Si, tesori miei, capitano tutte a me perché sono io quello che è sempre là fuori a prenderle in faccia, perché se non lo faccio io non c'è nessun altro che lo fa, perché se non do il la, l'idea, l'impulso resta tutto uguale alla faccia di chi chiede con meraviglia se è vero che a Venezia c'è l'acqua.
Sì, c'è l'acqua. Bevila, sa di tè allo zenzero.
Non sarò mai a mio agio con la normalità; se devo sbattere la testa, che almeno sia contro un magnifico, multicolore, inenarrabile, stratosferico qualcosa. La testa fa un male cane... ma vacca boia com'era magnifico, multicolore... stratosferico proprio... Che cos'era?!? Non lo so ancora... ho ancora tanto da imparare, devo scoprirlo prima o poi.

14 gennaio 2009

Mala Educacion

Il seguente post contiene poche parolacce. Ho cercato di metterne di più, ma non ci sono riuscito.


Detto
(pensato)

"Vuoi assaggiare un po' di mostarda?"
"No, signora, la ringrazio davvero ma sono sazio. Era tutto ottimo!
(se tocco anche una briciola di pane esplodo)

"Ma questa qui la facciamo noi in casa! Davvero non la vuoi assaggiare?"
"Davvero, sono a posto così"
(fatta in casa? quindi se non la assaggio finisce che si offende...)

"ma dai, non l'hai mai assaggiata una cosa così"
"Guardi, davvero non ce la faccio..."
(Ma che ne sai tu di quello che ho assaggiato?)

"E i cantucci? abbiamo quelli buoni, col vin santo"
"Uh, no guardi, a me non piacciono nemmeno e poi sono davvero sazio"
(I cantucci no! non li reggo!!!)

"Eh si si perché non hai mai assaggiato i miei, adesso te li porto... dove ho messo il vin santo?"
"Ma no signora, lasci..."
(mi fanno CAGARE i tuoi cantucci, non ti azzardare a portarli qui davanti)

"no no ecco qui, quale vuoi, un passito? no, meglio questo qui sfuso che fa un amico dello zio del pastore di Pisciacavolo, devi sentirlo! Allora quale vuoi?"
"No, guardi, non bevo proprio: devo guidare"
(ti ho detto di NO razza di tramoggia umana! NO! NOOOO! NON LO VOGLIO il vino di Pisciacavolo!!! Ho detto NO!)

"Ma i cantucci senza vin santo... certo che voi giovani d'oggi non sapete proprio cosa è buono"
"Veramente preferirei saltare anche i cantucci... non mi piacciono, davvero, e sono sazio! Era tutto ottimo, ma non ci sta più neanche una briciola"
(Ma cosa cazzo insisti a offrirmi roba, ho detto NO! NON sei GENTILE, lo fai solo per far vedere quanto sei brava e quanta cazzo di roba cucini. I cantucci MI FANNO CAGARE!)

"va bene, anche se [borbottio]"
*sorriso*
(che cazzo fai l'offesa?!? Non sono qua per trangugiare tutto il quintale di lardo che produci! Se ti dico NO, è NO! perché me lo chiedi venti volte?)

*torna con un pacchetto di cantucci*
*espressione confusa*
(legalizzazione dell'omicidio ORA!)

"Ecco, portateli via, così li mangio quando hai appetito. Non hai mai mangiato niente di così buono, qui non si trovano, ce li facciamo portare apposta da Bellimbruzzo Sottoilponte"
"grazie"
(Ah, è per quello che fanno così cagare?!? Dove devo firmare per sganciare un ordigno a frammentazione sopra il municipio di Bellimbusto l'Impotente?)

"Ah aspetta, il vin santo! Te lo travaso nella bottiglia apposta"
"no, lei è stata troppo gentile, lo conservi per quando torno"
(Se mi dai un oggetto che contiene liquido giuro che lo infilo via clistere al vostro gatto di marmo pesante 100chili, che gli fa solo bene)
...
In auto.
"Hai visto che simpatica mia madre?"
"Si molto"
(buon per te che hai una bella faccia e un bel culo...)

12 gennaio 2009

Per averti

Girasoli a testa in giù
avviliti come me
come posso immaginare
tutta la vita senza te

per averti
farei di tutto
tranne perdere la stima di me stesso
e se è questo che tu mi chiedi
io ti perdo ma stavolta resto in piedi
anche se qui dentro me qualcosa muore

si per averti - per averti
farei di tutto
ma rinuncio con dolore
si per averti - farei di tutto
ma non ti voglio, non ti voglio
senza amore.

Tu due cuori non li hai
e a me non basta la metà
se tu scegliere non sai
scelgo io che male fa...

Ma senza voglia
e senza futuro
vado incontro tutto solo a un cielo nero.

Io non mi vendo
ma sto morendo
morsicato da un serpente e senza siero
disperato e però un uomo vero.

Si per averti farei di tutto
ma non voglio avere un animo più brutto
si per averti farei di tutto
tranne perdere la stima di me stesso

per averti
farei di tutto
tranne perdere la stima di me stesso
e se è questo che tu mi chiedi
io ti perdo ma stavolta resto in piedi
anche se qui dentro me qualcosa muore

si per averti - per averti
farei di tutto
ma rinuncio con dolore
si per averti - farei di tutto
ma non ti voglio, non ti voglio
senza amore.



E non ho nient'altro da aggiungere a questa faccenda.