27 ottobre 2009

Simpatia portami via.


C'è una precisa convenzione sociale, nelle compagnie che di solito frequento, che identifica inequivocabilmente il tipo "supersimpa", di solito un amico dell'amico, che è presentato come "troppo simpatico, che ti fa morire dal ridere". Non voglio essere ipercritico o astioso, ma inevitabilmente il suddetto personaggio non scappa dal solito cliché: è uno che urla tantissimo, fa battute quasi unicamente a sfondo sessuale o su fluidi corporei e ha come unico talento quello di mettersi in luce sfottendo gli altri. E' quell'umorismo che amo definire "alla Teo Mammuccari", avendo ben presente il tipo di spettacoli comici che tale showman imbastiva ai danni del malcapitato di turno, spettacoli che peraltro hanno contribuito a decretare il mio totale abbandono del mezzo televisivo, infarciti com'erano di imbarazzanti siparietti in cui il conduttore diceva peste e corna del bersaglio di turno, assolutamente incolpevole e soprattutto impossibilitato a replicare, soverchiato dalla parlantina sciolta e urlante del denigratore televisivo.
Questo proliferare di tipi "troppo simpatici" ha su di me l'effetto che una task force di inquisitori potrebbe avere sul set di un fim porno: rompe discretamente i coglioni senza alcun motivo valido.
Non è che lo sfottere in sè sia fastidioso, nei limiti del goliardico, ma lo è se limitato a precisi parametri:
a) mi conosci e sai fin dove puoi arrivare.
b) accetti che io ti sfotta di rimando, perché ti conosco e so dove posso arrivare.
Quando cadono questi due paletti, tendo a reagire male.
Non importa quanto sia supersimpatico il fenomeno di turno: un attacco su una questione personale è un attacco, punto e basta, e agli attacchi ci si difende; un attacco esce dai canoni di "simpatia" e diventa una pura e semplice aggressione, non importa se e quanto mascherata dal sorriso in tralice, e alzare la voce per sovrastare la risposta è un modo di reagire vigliacco e infantile, oltre che rivelatore di mancanza di attributi.
e a questo punto mi chiedo: perché si dà così tanto credito a persone senza palle che hanno come unito merito quello di spalare merda sui propri amici? Che cosa li rende "tanto simpatici"? Che cosa dà loro sempre ragione, qualsiasi puttanata epocale sparino?
Non mi fai ridere, simpaticone, non c'è speranza.
Lo so, sono io quello sbagliato, quello antipatico, quello intrattabile, ma chissà come mai, quando si usa contro di te la stessa tattica che hai appena riservato agli altri, partono urla, insulti, rabbia, financo pianti. Ecco, allora ammettilo una volta per tutte: non sei niente e hai un disperato bisogno di un gregario per avere un po' di luce. Non c'è trippa per gatti qui, simpaticone: non sei il mio capobranco, non mi interessa il tuo branco e diventerei un fachiro piuttosto che stare in un branco che abbia come capo un idiota come te.
Io non sono d'accordo con te e non importa quanto alzi la voce o frigni con astio.

8 ottobre 2009

Laura Iuorio - Presentazione romanzo e intervista in tv!

Martedi 20 ottobre 2009, su Rai News 24, televisione satellitare compresa nel pacchetto Sky. andrà in onda un'intervista alla scrittrice Laura Iuorio. L'autrice presenterà in diretta i suoi ultimi lavori, nel dettaglio la "Trilogia del sicario" e l'ancora inedito "La leggenda degli Eldowin", raccontando il suo mestiere di scrittrice.
Ma non finisce qui: mercoledi 21 ottobre alle ore 18:30 si terrà una presentazione ufficiale degli ultimi romanzi pubblicati, presso la libreria Fanucci in piazza Madama 8, a Roma.
Se siete in zona e avete amici o parenti interessati all'evento, spargete la voce! Vi posso assicurare che i romanzi di cui stiamo parlando sono stupendi: io stesso li ho letti in anteprima e non vedevo l'ora di assistere alla pubblicazione ufficiale.


2 ottobre 2009

E per finire... Le foto!

Nei precedenti dieci post ho aggiunto qualche foto qui e là, per arricchire il resoconto del viaggio. Tutte queste foto e molte altre le trovate in risoluzione umana a questo link, dove, prossimamente, inserirò riferimenti e commenti. Alcune foto sfruttano il "geotagging", ovvero una funzione che vi mostrerà sulla mappa del mondo messa a disposizione da Flickr il luogo esatto in cui sono state scattate.
La mia idea è di applicare il geotagging a tutte, tempo permettendo. Spero che le foto vi piacciano! E sono solo una piccola selezione delle oltre mille che ho scattato in tutto il viaggio.


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