17 agosto 1999

Irlanda On The Road - 3

17-8

Con un po' di tristezza lasciamo Blarney diretti alla Mizen Head, penisola che si incunea nell'oceano. Prima di arrivare, abbiamo il tempo di fermarci per pranzare, anche se incappiamo in un ristorante "alternativo"... Si parla di roba naturale, ma ho la certezza che non saprò mai ciò che ho mangiato... La birra-ginger, poi... Mentre a tutta la combriccola viene la spiaggia-mania (voglio-fare-il-bagno, voglio-fare-il-bagno!) raggiungiamo l'estremità della penisola, dove il panorama è mozzafiato: le onde si infrangono sulla scogliera con una lentezza maestosa e la vista della spuma dal vecchio ponte che porta all'estremità ovest è da brivido. La sabbia di qui, poi, crea un curioso fenomeno: i granelli sono così sottili che galleggiano come polvere a pelo dell'acqua e, a volte, si alzano in aria vorticando; si crea così una schiuma nella schiuma, che ha tutto l'aspetto della schiuma della Guinness (e infatti la chiamano così)!

16 agosto 1999

Irlanda On The Road - 2

16-8
Ah che dormita! Finalmente mi è toccata una singola...
Ieri abbiamo ritirato la macchina all'aeroporto; siccome era necessario dire una professione, Paolo si è definito "bibliotecario"... voila: la nostra Toyota rossa è lì che ci aspetta... I bagagli ci stanno ed è tutto a posto. Partiamo!
Maremma boia!!! Ma come si guida qui? Vabbè dopo un po' ci si prende la mano. Considero che l'autista che ci ha portato al parcheggio della "Malone Car Rental" guidava come un pazzo e penso che non sia proprio il caso di imitarlo: la guida procede lenta e regolare, a costo di sfondare la frizione per prendere confidenza col cambio! Il panorama irlandese dell'entroterra è... verde!A dire il vero è incantevole, pieno di punti di osservazione e luoghi panoramici, dove spesso ci fermiamo per scattare foto.
Ci fermiamo a Waterford per pranzare (alle quattro... considerando che la colazione irlandese è ricca, moooolto ricca!) e ripartiamo per la volta di Blarney, presso Cork, non senza passare da Ardmore, per vedere la classica torre rotonda... Si, ma com'è che ogni volta che ci fermiamo, qui piove?
Comunque arriveremo tardi: avvisiamo infatti il b&b di destinazione tramite segreteria e ci avventuriamo in quel di Cork, prendendo pure una strada in contromano... Le risate! Arrivati alla Cuanan House, la signora si dimostra subito affabile e ci offre persino il the! Facciamo conoscenza con altri due italiani che alloggiano con noi e ci prepariamo a passare la nostra prima notte a Blarney.
La mattinata del 16 è prettamente turistica: visita al castello e bacio della "pietra dell'eloquenza" che, pare, dia il dono di saper parlare con maestria o, alternativamente di saper mentire per sette anni (quindi si può dire che crei perfetti uomini politici). Tale bacio, tuttavia, non è così semplice da dare: bisogna sdraiarsi sul dorso, aggrapparsi a dei sostegni e sporgersi su uno strapiombo di una trentina di metri, aiutati da un custode... Beh, ne valeva la pena!
Segue la visita al parco del castello, con il clima che si diverte a cambiare in modo repentino (mai più senza k-way!). Nel pomeriggio, dopo una lauta doccia, ci rechiamo a Cork dove, dopo una travagliata battaglia col traffico ed i lavori in corso, riusciamo a parcheggiare quasi in centro, previo acquisto di due tagliandini da lasciare bene in vista (un po' come a Milano).
Abbandonata la voiture, cominciamo la visita della chiesa della S.ma Trinità, a prima vista gotica, in realtà molto più recente e luminosa (l'interno è tutto in legno), adatta più alla celebrazione vera e propria che alla visita pura e semplice.
Proseguiamo verso ovest e, traversato il canale, ci dirigiamo verso la St. Fin Barre's Cathedral, non prima però di aver visto il parco di Parade Rd., la bitta che ricorda l'antica esistenza di un canale proprio attraverso il centro e il birrificio, vecchio di decenni e ancora pienamente attivo.
La cattedrale protestante, purtroppo è chiusa, ma ciò non toglie fascino al suo aspetto, con le sue guglie gemelle e quel suo gotico un po' "addomesticato", non ardito come quello mittel-europeo, ma ugualmente imponente...
In uno slancio di entusiasmo partiamo verso l'università, e scopriamo che è tremendamente simile a quella in cui hanno girato il film "Piramide di paura", storia di un giovane Sherlock Holmes...Per il resto è un'università, con aula maxima, dipartimenti e bacheche, se si eccettuano le pietre preistoriche conservate nel corridoio principale e la cappella dalle belle vetrate e il pavimento a mosaico.
Elena trova un paio di occhiali da sole... sarà per quello che piove? Tornati in centro cerchiamo un posto dove cenare (sono le 20:00 e noi NON abbiamo pranzato...), ma la guida paolesca, come al solito, consiglia luoghi a noi inaccessibili dal punto di vista monetario... Pazienza, ripiegheremo su uno dei ristorantini di Blarney.
STACCHETTO:
Elena:"Krapa, can I have a little bit of butt?"
Krapa:"Guarda che 'butt' vuol dire culo!"
Lenno:"Ragazzi, passate anche a me un po' di culo?"
(Questo insegna a non confondere il burro col culo!)

14 agosto 1999

Irlanda On The Road - 1



16:30... Siamo partiti! Con un decollo da manuale il 737 verde della Aer Lingus si è staccato dalla pista dell'aeroporto di Linate.
In un festival di motori ed ipersostentatori ammiriamo il blu del cielo da SOPRA le nuvole... Il sole si riflette sull'ala e crea giochi di luce nella carlinga... Sono quasi commosso.


h 20:15 (locali)  THUNDERBUGS!
Sono le loro note che accompagnano il nostro insediamento nella camera 104 della Stewart House (si scrive così? Boh!?) e dopo il tremendo spavento preso -avevo perso il portafoglio- ci prepariamo per la serata; ragazzi che scarpinata per arrivare fin qua: abbiamo sì preso l'autobus 747 dall'aeroporto, ma siamo scesi alla fermata sbagliata... Pazienza e autoscarpa. Però un po' ne vale la pena, perché Dublino è tutta da vedere: vie larghe, palazzi in ogni lato, edifici puliti e brillanti e le strade con la guida  a sinistra! Addirittura per attraversare c'è una segnaletica orizzontale: "look left" (o right, a seconda) ad uso e consumo dei "continentali", che storia!


15-8

Ore 7:00 - Mi sono appena svegliato dopo una notte "teribbile" nel lettino chequi definiscono matrimoniale: certo, forse non è stata una buona idea mettere insieme me e Fabio, che siamo i più grossi, ma non c'era molta alternativa... Il bello del letto è che "è al decollo", cioé i piedi sono di qualche centimetro sopra il livello della testa... vabbè!
Ieri sera abbiamo mangiato la pizza al ristorante... "la pizza", dove una simpatica cameriera della Val d'Intelvi ci consiglia di cambiare ristorante... Seguiva poi un brevissimo giro per il centro e un rientro alla tana per decidere l'itinerario di oggi... Si, ma speriamo che ci diano la macchina!
Elena e Fabio dormicchiano ancora... Mi dispiace averli svegliati, ma quel lettino era troppo scomodo!


LA FRASE:
"Ma è bello guardare la campagna" (Elena)