13 settembre 2011

Il terrore del sesso.

E' notizia recente che un mentecatto trentenne ha strozzato una povera ragazza durante una pratica erotica sado-maso di origine giapponese. 
Ora...a me il sado-maso fa ribrezzo, mi da proprio fastidio, ma mi limito a non praticarlo (e a cercare che nessuno lo pratichi con me!) e vivo bene lo stesso... Ci sono coppie a cui piace e vivono felici così, sono fattacci loro.
La televisione cosa fa? Lungi dal centrare il problema (l'idiota ha ammazzato una persona!) si butta sul "contorno", più facile, più appetibile e soprattutto in grado di far leva sul lato pruriginoso di tanti telespettatori. Ed ecco che parte la condanna alle pratiche sessuali "deviate", "morbose" e "perverse" e giù di tavole rotonde con psicologi (dei miei coglioni) pronti a spiegare che chi si lascia andare pratiche del genere è sicuramente "plagiato" lasciando intendere che "non è normale", non è "giusto".
Ora... Come scopare (sì, ho detto scopare, e allora? E' un termine troppo morboso e deviato? Se dico "unire i corpi in uno straordinario amplesso" va meglio? Cambia forse qualcosa?) lo decidiamo la mia partner ed io e non sarà la tavola rotonda della conduttrice di successo e del suo codazzo di moralisti di merda a dovermi dire cosa è giusto e cosa no. Ma dove siamo arrivati?!?
Un tizio ha ammazzato una delle sue amanti e mandato in coma l'altra, non è colpa della corda, è colpa del'imbecille che l' ha tirata fino a farle soffocare, un imbecille che ha un nome e un cognome!
Qua siamo al livello di dover discutere dell'immoralità del sushi nel caso ci sia stato un omcidio perpetrato con un coltello da pesce!
Piccola riflessione finale: l'assassino è un ingegnere. Perché non condanniamo la facoltà di ingegneria come perversa e deviata? Se serve posso testimoniare.

6 settembre 2011

Piccolo esperimento

Un curioso esperimento sulla diffusione di "influenza" nel web.
Cliccando qui verrete indirizzati ad una pagina in cui inserire un codice e premere un pulsante. Non succederà niente di particolare, ma serve per vedere come sono correlate le persone in rete e quante potenzialmente possono essere contattate da una singola persona.
Se volete darmi una mano con l'esperimento, cliccate e seguite le indicazioni. Il click è anonimo e non serve nessun login.

17 luglio 2011

Sottotitolare un film /1

Novità succose per tutti gli appassionati dell'anime "Uchu senkan Yamato", arrivata in Italia col titolo "Star Blazers". Come ho avuto modo di anticipare più di un anno fa, in Giappone ne è stato realizzato un lungometraggio con attori in carne ed ossa, ma fino a pochi giorni fa era recuperabile soltanto in lingua originale o in cinese!
Dato che non ho trovato sottotitoli degni di questo nome (c'è qualcosa in inglese e in italiano, ma mi pare che siano stati tradotti con Google Translator... una cosa orribile) mi sono stufato di aspettare e... ci ho pensato io!
Li ho tradotti, scritti e adattatti!
La storia di questa singolare esperienza sarà oggetto di un prossimo post, perché è stato piuttosto interessante, nel frattempo fatevi invogliare dal trailer!

Ah, dimenticavo: i sottotitoli li trovate QUI, nel classico formato .srt 




27 giugno 2011

La rete, com'era e com'è


Ecco, questo è un post storico.
Non nel senso che entrerà nei libri di storia, perché effettivamente non è che dica granché, ma perché è legato alla storia della rete, alla gente che un tempo si incontrava virtualmente in quell'epoca arcaica in cui principalmente si comunicava tramite mailing list.
E... indovinate un po'? E' la stessa tipologia di persone che oggi si incontra nei forum o su Facebook!
Dopo averlo ritrovato, non potevo non condividerlo. Eccolo qua, datato 1997 o giù di lì:



Una mailing list è una lista di utenti, dotati di connessione ad internet, che discutono via posta elettronica. Di solito la mailing list è a tema: ce ne sono di svariati argomenti, dalla cucina al sesso, dai cartoni giapponesi alla tetrapiloctomia finlandese. Il meccanismo è questo: ogni volta che si legge la posta si trovano nella propria casella tutti i messaggi degli altri utenti; se si risponde a questi messaggi o se comunque si lascia un messaggio indirizzato alla mailing list, questo viene letto da tutti, e quindi chiunque può controbattere. E' un po' come dire la propria in mezzo ad un gruppo di persone: chi ti ascolta ti può dare retta e risponderti, così chi legge il tuo messaggio può replicare e iniziare così la discussione. Solitamente la mailing list è "moderata" ovvero ci sono utenti con "poteri speciali" (di solito gli stessi che hanno creato il gruppo di discussione) che regolano i messaggi in modo che non siano offensivi, oppure fuori tema, o altro... il loro ruolo è lo stesso dei moderatori che ci sono nei dibattiti reali con persone in carne ed ossa. Prima di leggere le mie opinioni sui tipi da mailing list, conviene per chi non è pratico, dare un' occhiata al prontuario dei termini principali (in ordine rigorosamente sparso);

Prontuario:
  • IMHO: è l'acronimo di "in my humble opinion", cioé "secondo il mio modesto parere". Serve ad introdurre un discorso che è dichiaratamente un'opinione personale. Il fatto che ogni intervento è sempre un'opinione personale non deve essere stato capito, visto che tale sigla è abusatissima.
  • Lurker: Colui che lurka, ovvero che si limita a leggere le email senza mai intervenire. Senza mai salutare. Senza mai dire una parola.
  • Flame: violento litigio tra membri della lista, condito con insulti vari. Il moderatore tende ad evitarlo. L'utente si impegna a non provocarlo. Ma qualcuno ci casca sempre
  • Quotare/quoting: rispondere alle mail riportando la parte del testo alla quale si sta rispondendo, così da non disorientare gli altri utenti. il quoting è un'arte, pochi sanno padroneggiarla...
  • In Topic / Off Topic: il topic è il tema della discussione, essere "in" o "out" vuol dire essere in tema o fuori tema. Se alla domanda "cosa ne pensate del gol di Vieri" uno risponde "ragazzi vi mando un link di un sito porno da paura!", quello è off topic.
  • ROTFL: "rolling on the floor laughing", ovvero mi sto sbellicando dalle risate. Scrivere "mi sto sbellicando dalle risate", evidentemente è troppo lungo e troppo provinciale. Analogo significato, ma più moderato è "LoL"
  • NewsGroup: Gruppo di discussione. Chiamarlo "gruppo di discussione" era troppo banale. Come sopra.
  • Netiquette: "etichetta" della rete, cioé un insieme di regole non scritte per rendere comprensibili e non irritanti i propri messaggi
  • Signature: la firma personalizzata che si appone alla fine del messaggio. Secondo la netiquette non dovrebbe eccedere le cinque righe. Il fatto che sia in fondo al messaggio e che, se eccede, non viene letta sembra essere irrilevante.
  • Leetspeak: simpatico e decerebrato stupro della lingua italiana, ormai divenuto una vera e propria neolingua. Oltre ad intercalare termini anglosassoni e neologismi da videogioco, è caratterizzato da parole scritte alternando lettere e numeri: ad esempio la frase "Eh eh! come vedi sono più forte di te" può essere così scritta nel molto più immediato:
    "GG Own3d!". Gli sms sono roba vecchia (OLD!) a confronto.


  Fin qui niente da dire... Ma che tipi si incontrano in mailing list?


Il novellino (niubbo/newbie)
Il novellino è l'ultimo arrivato: lo siamo stati tutti almeno una volta e tutti abbiamo fatto più o meno gli stessi errori. Se il novellino informatico è quello che è appena entrato nel mondo di internet e utilizza outlook express per inviare solo cazzate da tre mega e mezzo, così il niubbo delle mailing list è uno che, appena scoperto questo fantastico mondo, ignora la netiquette (in buona fede, visto che non sa cos'è) e comincia a inviare messaggi che non c'entrano niente col tema del discorso, allega una firma da venticinque righe e risponde un po' a caso agli interventi, senza "quotare"; poi si arrabbia se nessuno risponde e se nessuno capisce i suoi interventi. I più intelligenti hanno l'umiltà di chiedere chiarimenti su come si usa correttamente la mailing list, altri, più permalosi, si offendono e se ne vanno. I peggiori sono i "niubbi a vita", che non chiedono chiarimenti, non se ne vanno e rimangono lì continuando a ripetere gli stessi soliti errori che non mancano di irritare prima gli integralisti e poi, a lungo andare, tutti gli altri.

L'integralista
Fermo restando che i newsgroups di solito hanno già uno o più moderatori, per molti questo non è sufficiente, e reclamano un controllo molto più capillare e interventi più incisivi verso quelli che, secondo loro, rovinano la mailing list.
L'integralista non perdona niente: è convinto di essere il depositario della perfezione e-mailistica e di poter adeguatamente bacchettare chiunque non rispetti con ossequiosa adorazione i dettami della netiquette, indipendentemente dall' importanza del contenuto della mail. Un esempio di intervento integralista può essere questo:
<Utente_1@cipciop.com> scrive:

"Aiuto! Sono prigioniero di guerriglieri pakistani! Fate sapere all'ambasciata italiana della nostra condizione e informate i nostri cari che stiamo bene!"
<Talebano@integralista.it> risponde:
"Caro utente_1, la firma nella tua mail eccede di due righe il consentito, notificherò ai moderatori questa tua mancanza; tengo inoltre a precisare che la tua controversa dichiarazione potrebbe irritare le minoranze Pakistane (e nota che io uso la maiuscola!) presenti in lista. Questo potrebbe provocare scoppi d'ira e conseguenti "flame" in lista, con scambi di mail poco appropriate tra i partecipanti. Inoltre la prossima volta ti consiglio di quotare meglio, visto che il tuo intervento è decisamente off-topic"
Il vero sogno di ogni integralista è di assurgere al ruolo di Moderatore Con Poteri Speciali, in grado, cioé di poter leggere tutti i messaggi in anteprima cassando quelli a suo avviso (l'unica opinione che conta!) poco validi o offensivi, e lasciando passare, magari filtrati e modificati di Suo pugno, gli altri. Sempreché quotati come Dio comanda. Solo così potrebbe finalmente sconfiggere il suo acerrimo nemico... L'avvoltoio.

L'avvoltoio (Troll)
Amato-odiato da tutti, grana dei moderatori, inviso agli integralisti, l'avvoltoio legge tutto, ascolta tutto e poi invariabilmente colpisce: le sue opinioni sono volutamente provocatorie, di solito in aperto contrasto col tema del newsgroup. Se si tratta di una lista dedicata a Guerre Stellari, lui irride i commenti dei partecipanti magnificando serie tipo Star Trek o UFO e gettando nella polvere Lucas e compagnia. Se è all'interno della lista di Amnesty International si dichiara razzista, se iscritto a quella del Ku Klux Klan predica la fratellanza... Si racconta di troll dichiaratisi atei nei newsgroup di Padre Pio. Dato che spesso i mailers sono piuttosto fanatici riguardo alle loro passioni, l'avvoltoio non manca di scatenare le loro ire, che puntualmente fioccano a suon di risposte ad ampio spettro: si va dall'acido educato all'insulto scurrile/innovativo. I moderatori hanno un bel daffare a smorzare i flames. Gli integralisti si incazzano più di tutti, ma soprattutto perché l'avvoltoio conoce le regole (da infrangere) come e meglio di loro.

L'abbreviato
No, non è una menomazione, ma una sorta di malattia che colpisce sempre più gente, soprattutto tra i giovanissimi, e che porta ad abbreviare tutto, proprio come nei messaggini dei cellulari. L'abbreviato, infatti non posta interventi di più di 150 caratteri, pieni di forme abbreviate del tipo "IMHO nn credo ke tu hai ragione" e assolutamente prive di congiuntivi (si sa, il congiuntivo è troppo lungo da scrivere) e poi si arrabbia se uno glielo fa notare.
Sono talmente abituati a scrivere per abbreviazioni che cominciano a usarle anche dal vivo. Se uno fa loro una battuta, gli abbreviati non ridono. Al massimo urlano "ROTFL!". Se poi devono firmare un assegno disegnano una faccina. Speriamo tutti che prima o poi gli abbreviati incontrino una professoressa d'Italiano degna di questo nome che li riporti sulla via della comprensibilità. La crusca ringrazia.

L'utente primordiale
Questo esemplare esisteva già agli albori della rete, quando ancora non c'era internet, ma si discuteva via Arpanet (la prima rete informatica, che collegava i computer militari) e si viaggiava tra schede perforate e giganteschi nastri di memoria (avete presente quelli dei film?). Il primordiale ha vissuto la nascita e l'evoluzione del pc, e si serve ancora adesso di un vecchio terminale 8088 per accedere ai newsgroup, disprezzando ogni orpello grafico che i moderni sistemi operativi possono offrire. Il giurassico, fino a qui sarebbe solo da ammirare; il problema è che, di solito, costui ritiene che il suo approccio al mondo dell'informatica sia il solo giusto e che quello di tutti gli altri sia sbagliato... Per questo interviene con astio verso chi usa le vocali accentate anziché apostrofate (nei vecchi sistemi non esistevano le lettere accentate, si aggiungeva un apostrofo alla fine), si scaglia contro gli utenti con firme troppo lunghe (dato che una signature troppo lunga non ci sta nel video dell' 8088!) e insorge letteralmente nei confronti di chi invia mail in formato Html. Il suo comportamento spesso suscita la simpatia dell'integralista, che lo prende sotto la sua ala protettiva e lo promuove a co-integralista.

Il tuttologo
C'è sempre. Quando qualcuno fa una domanda, quando si tratta di dare una spiegazione tecnica, filosofica, metafisica, lipschiziana, lui c'è. E si profonde in spiegazioni lunghe ed esaurienti, tanto appaganti da far esclamare "accidenti, ma questo sa tutto di tutto!" Da qui la definizione di tuttologo. Il problema nasce quando il tuttologo comincia a dare spiegazioni anche a chi non le chiede, postando messaggi lunghissimi firmati con una frase del tipo "spero che queste informazioni vi siano utili". Sicuramente saranno utili a qualcuno, ma se richieste sarebbero state di certo più gradite. Di solito un'obiezione del genere basta a far recedere il tuttologo dal tentativo di acculturare tutta la mailing list, ma solo se l'obiezione è in buon italiano e contiene almeno tre parole originali, due inusuali e una del tutto desueta. In questo caso il soggetto ritiene di trovarsi di fronte ad un "pari grado" culturale e si ritira nell'ammirazione, altrimenti bolla il malcapitato come giovane decerebrato ignorante e continua la sua crociata contro la desertificazione culturale delle nostre povere menti.
In fondo agisce in buona fede.

La primadonna
A dispetto del nome, questa sindrome colpisce indistintamente i due sessi, e porta ad avere una tale stima di se stessi da non considerare minimamente le mail altrui. Di solito inizia con un riconoscimento unanime della mailing list: a un postatore frequente vengono fatti sperticati complimenti per la sua simpatia o cultura o quant'altro ed ecco che avviene la trasformazione... Non accade sempre, ma su soggetti particolarmente predisposti l'overdose di complimenti porta a credere di essere un pilastro fondamentale nella vita di tutti. A quel punto non è più necessario che la primadonna scriva qualcosa di sensato, basta che intervenga qui o là mostrando la sua approvazione o il suo disgusto per le opinioni altrui; i niubbi presenti in lista non mancheranno di appoggiare ogni sua decisione. Poi comincia a pontificare su ogni aspetto della vita e, immancabilmente salta fuori con qualche stupidata. Non perché sia effettivamente stupido, ma perché prima o poi una stupidata la si dice tutti. Solo che un comune mortale può fare errori, una primadonna no. Si vedono così scene di ordinaria violenza nel difendere a spada tratta le proprie opinioni, fino a che il diretto interlocutore non rinunci o fino a che la primadonna, esausta, non se ne vada sbattendo la porta con indignazione. La seconda ipotesi è spesso la più auspicabile.

Il lurker
Il lurker si iscrive al gruppo e legge. Legge. Legge. Ma non scrive mai. Perché?
Le opinioni sono contrastanti: c'è chi vede nel lurker una sorta di guardone, di uno che non ha il coraggio di dire la propria, di uno maleducato, che non si fa vedere e se ne sta nascosto. D'altra parte c'è chi dice che il soggetto è uno che ascolta, che non si accapiglia e non provoca mai, che preferisce sentire cosa hanno da dire gli altri, prima di intervenire. In entrambi i casi il lurker resterà in incognito: non sapremo mai quale dei due tipi si avvicina di più alla sua personalità, perché egli stesso non interverrà mai per dircelo. Teniamocelo così.

Il pallonaro
Individuo molto particolare che denota una stima di sé decisamente scarsa e che si diverte a pavoneggiarsi in ogni modo possibile. Di solito inizia lurkando, giusto per vedere quali sono le tendenze della mailing list, dopodiché inizia a sparare vaccate stratosferiche, asserendo di essere riuscito là dove tutti gli altri hanno fallito. Se il gruppo in questione è a tema manga, per esempio, e qualcuno parla di una fantomatica "seconda serie" di Daitarn 3, il pallonaro l'ha già vista, ma non solo: ha l'intera serie a casa sua in DVD. Se si parla di computer, il pallonaro ha il sistema migliore di tutti ed è riuscito ad overclocckare un 386 fino a farlo arrivare a 400 MHz. Ovviamente lui solo sa come e nessun altro è degno di sapere il segreto di tanta bravura. Il pallonaro spesso mette becco dappertutto (rischiando di emulare il tuttologo), e la sua convinzione fa sì che tanti niubbi lo adottino come modello di vita, sperando che, novello Maestro, spieghi loro come raggiungere la sua bravura in ogni campo. Di solito restano tutti delusi, ma il pallonaro sa sempre come alimentare nuove speranze ciarlando sui più disparati argomenti. Ricordate: se esiste, lui ce l'ha!



L'informatico puro (può evolvere in "utente MAC")
Nel mondo dell'informatica e di internet, i programmi più diffusi per far funzionare i computers e per connettersi alla rete sono quelli targati Microsoft (Windows, Explorer, Outlook etc...) e la maggior parte degli utenti ha confidenza con questo tipo di programmi e solo questo. E' anche vero che nel corso degli anni e delle varie versioni del software si sono manifestati problemi di funzionamento spesso del tutto incomprensibili, tanto da creare intorno ai computer in generale una nomea di inaffidabilità spaventosa.
L'informatico puro questo lo sa, ma lui è avanti: abbandonato da tempo ogni programma di marca nota, si lancia in internet grazie a sistemi operativi meno noti e "affidabilissimi" a seconda di tutti gli "esperti". E fin qui non posso certo dar loro torto: l'intrinseca bontà di certi programmi è nota a tutti gli utenti più smaliziati, ma è anche vero che questi programmi non sono semplicissimi da usare per i neofiti, i quali continuano a trovarsi bene nel familiare ambiente Windows. E qui scatta la crociata: l'informatico puro è oltre. E' nell'olimpo della programmazione, si crede detentore del nuovo linguaggio segreto che domina il mondo, per cui ha il diritto di irridere tutti i poveri miserabili che ancora annaspano con i loro commerciali e globalizzati pc con le finestrelle colorate di Bill Gates. E quindi giù a dire che se hai un problema te lo sei meritato, perché usi un computer inefficiente, che loro si battono da anni per migliorare la qualità del prodotto informatico, che i loro pc sono inattaccabili ai virus e che se vedono una finestra colorata volare sul loro monitor hanno le convulsioni.
Spesso hanno ragione, ma la loro supponenza, unita ad un certo atteggiamento snob da "casta", li rende simpaticissimi e divertenti. Tutti dovrebbero averne uno in una gabbietta.



Lo psicologo
Inizia con una domanda. Inizia sempre con una domanda. Una domanda talmente generica che chiunque potrebbe dire la propria. Se in un bar tra amici ti metti a dire "E' vero che le donne sono tutte uguali?" ognuno vuol dire la sua; lo stesso accade qui. Ad un certo punto trovi un post del tipo: "ho notato che spesso l'atteggiamento del gruppo è questo: cosa vi spinge ad essere così?" E la gente inizia a rispondere quasi subito, anche perché non esiste nessun argomento di conversazione più amato di "parlami dei tuoi problemi!". Lo psicologo lurka per un po', poi interviene, ma non dice la sua, pone un'altra domanda, una cosa del tipo: "dalle risposte ho capito che la cosa è così, dunque cosa pensate di questo?" E via un'altra catena di risposte. In due domande lo psicologo ha già raccattato una trentina di opininoni. Perché? Non si sa. L'unico pericolo è che lo psicologo dia il via ad un terribile botta e risposta con il tuttologo. Quando questo dovesse accadere, staccatevi da internet, andate alle Maldive e riconnettetevi al ritorno.



I fidanzatini
Nonostante il nome non si tratta di una coppia, anzi possono essere anche più persone. Sono un gruppo di gente che, conoscendosi dal vivo, si ritrovano in rete scambiandosi le impressioni della serata. Tutti gli altri utenti connessi si trovano ad assistere ad una discussione di cui non sanno e non sapranno mai niente.
 In mezzo ai commenti salta fuori uno che comincia:
Utente1- "Ah, ciccio, ci sei anche tu? Ti sei ripreso dalla festa di Gazzotti dell'altra sera?"
Ciccio - "LoL! Certo! ho bevuto tntssimo certo ke è stata prprio una bella festa!"
Utente1- "E la Lola la vedi ancora?"
Utente2- "Gran topa con quella mini ascellare!"
Ciccio- "E' la mia ragazza. Ciucco, ci vieni alla grigliata del Panza?"
Ciucco- "Chiaro, se viene la Lola...Stavolta vi owno tutti!"
E si va avanti così in eterno. Perché usare un gruppo di discussione pubblico per farsi i cazzi propri? Forse per fare invidia a chi non fa parte del gruppo, forse... Peccato che la maggior parte degli utenti abbia già disertato la discussione, a causa dell'ingorgo di interventi inutili.

25 maggio 2011

Fagiano Blues

Ho un giardinetto dietro casa e dalla porta a vetri riesco a vedere gli animali che transitano ignari sotto il mio sguardo alla ricerca di qualche avanzo di cibo: passerotti e merli che beccano briciole di pane, qualche gatto che cerca di beccare passerotti e merli e cose così... Da qualche tempo a questa parte si fa vivo anche un grosso volatile, sembra addirittura un fagiano e non è raro vederlo atterrare sulle scossaline in rame facendo un bel tonfo, vista la sua mole. Non è proprio un habitué, ma ogni tanto annuncia la sua presenza al mondo con un maestoso frullo d'ali e un caratteristico "bradabong" al momento del touch and go.
La cosa deve aver parecchio turbato la vicina nazione di miciolandia.
Già, perché la cascina qui di fronte, dopo il triste evento che ne provocò l'incendio un paio di anni fa, è ora deserta e popolata da una comunità felina particolarmente prospera, nota al vicinato sopratutto per i canti notturni primaverili e per le infuocate elezioni primarie per il governo del micioquartiere. La gattribù, oltre a sbafare allegramente quello che il quartiere lascia loro in ciotole sparse strategicamente nei nostri cortili (oh, tra vicini ci si aiuta!) è dedita all'antica arte venatoria propria del loro lignaggio, arte che i vecchi gatti ormai stanchi e incanutiti tramandano a micetti appena nati, o almeno così credo, visto che un gatto di due mesi è in grado di saltare addosso a qualsiasi cosa vagamente animata alla velocità della palla da biliardo scagliata da un martello pneumatico.
Il fagiano - che non so se sia davvero un fagiano, ma è grosso come un fagiano e quindi chiamerò per comodità, indovinate un po'... fagiano! - vola alto, incurante dei felinidi nei dintorni e come d'abitudine, ogni tanto torna aposarsi delicatamente in cortile.
Bradabong! Eccolo lì.
Poche cose turbano il fagiano, persino la mia presenza in cortile non lo scompone più di tanto... Sì, vola via, ma sembra infastidito più che spaventato: dà due lenti colpi d'ala ed è già in orbita, limitandosi ad un lento librare in cerchio, potendo contanre sull'apertura alare di uno pterodattilo. Sa già che rientrerò in casa e che lui potrà nobilmente planare di nuovo nel cortile e terminare i suoi comodi.
Solo una volta l'ho visto spaventato.
Il consueto bradabong non è più una novita, ma un bradabadabadabdabong è già più curioso...
Mi affaccio alla porta a vetri e vedo lo pterofagiano agitare convulsamente le ali, che quasi toccano terra nella frenesia di partire... Sembra essere lento, sollevarsi a fatica, ma in realtà sta dando il massimo dell'accelerazione verticale di cui è capace: in pratica sto guardando la salita in candela di un bombardiere che dà tutta manetta per sfuggire da...
Un micetto lungo si e no trenta centimetri, una furia cieca tutto zampe denti e unghiette è proiettato a una tale velocità che non si distinguono nemmeno i colori. Una palla di pelo rosso gnaulante in berserk sta caricando a tutta birra un volatile grande praticamente il triplo, un volatile che potrebbe semplicemente girarsi, artigliarlo per la collottola e portarselo a diecimila metri senza nemmeno avvertirne il peso. Ma il coraggio del micio e dieci volte più grande della sua stazza e il fagiano se n'è accorto! Spazzando dappertuto con le estremità alari (credo di aver intravisto il vano carrelli) riesce a decollare in maniera un po' scomposta e a proiettarsi a distanza di sicurezza; non appena si stacca da terra sparisce ad una velocità impressionante.
Il micio artiglia l'aria per qualche secondo, poi rimane immobile.
Lentamente gira la testa verso di me.
La sua espressione è impagabile.

15 maggio 2011

Astrid

Da un po' di tempo seguo saltuariamente un blog di un'illustratrice con uno stile molto "spigoloso" e particolare; è un blog segnalato anche qui accanto, nel mucchio dei miei link preferiti.

Da tre anni ormai, per tener fede alla mia passione per i telefilm, seguo assiduamente (tra le altre) una bella serie tv intitolata Fringe in cui recitano attori di un certo calibro (gente come John Noble e Joshua Jackson); tra gli attori fissi della serie c'è Jasika Nicole, che interpreta Astrid.

Qual è la relazione tra questi due elementi? Il fatto che... siano la stessa persona!
Jasika Nicole, Astrid in "Fringe" scrive e disegna su un blog che seguo... e lo scopro solo adesso!
Non è divertente?

22 aprile 2011

Valerio

Squilla il telefono.
- Pronto?
-Ciao Valerio, sono dell' officina autoxyz: la tua Fiesta è pronta, quando vuoi venire a prenderla...
-Mi scusi?!?
-La Fiesta, la macchina... E' a posto, puoi passare a prenderla!
-Guardi, mi sa che ha sbagliato numero...
-non è il [dice il numero: è quasi identico al mio, cambia una sola cifra]
-No, guardi, ha sbagliato, questo è il [dico il mio numero]
-Ah, scusi!!!
...
Risquilla il telefono
-Pronto?
-Ciao Valerio: la tua Fiesta è pronta, quando vuoi venire a prenderla!
-Ehm... Guardi che sono sempre quello di prima...
-ma... aspetti... non è possibile... mi scusi tantissimo!!!
-Ma si figuri, nessun problema [ridacchio]

E il tutto sembra finire lì...
Il giorno dopo:

Squilla il telefono
-[ma io lo conosco questo numero...] Pronto...?
-Buongiorno, la chiamo dall'officina AutoXyz [è una voce diversa da quella di ieri, forse la segretaria]: volevamo comunicarle che la sua Ford Fiesta è pronta e può venire a ritirarl...
-Mi scusi se la interrompo, ma è il numero sbagliato: mi avevato già chiamato per errore ieri e... [le spiego in breve l'accaduto]
-Uh che sbadata... sa, è il foglietto che abbiamo qui, c'è il numero sbagliato... adesso lo correggo una volta per tutte, mi scusi ancora!!!
-Niente, si figuri [ridacchiamo]

dopo poche ore...
Squilla il telefono
-Pronto?
-Ciao Vale!!! Sono Tiziana, stasera poi...?
-... Scusa, ma mi sa che hai sbagliato numero. Non è che volevi fare il *** anziché il +++ ?
-[pausa di silenzio]...Cavolo hai ragione!!! Scusaaaaaaa!!!!!
-Aspetta, non riagganciare!
-[pausa di silenzio]... perché?
-Senti, di' a Valerio che è pronta la sua Fiesta... l'autofficina non smette di chiamarmi!!!

7 aprile 2011

Novità e piacevolezze

Queste breve post per annunicare che da oggi il blog dispone anche di una visualizzazione più avanzata: potete provarla qui:
http://tyrealblog.blogspot.com/view

Già che ci sono ne approfitto per salutare un paio di persone. Eh sì, perché stasera ho scoperto due lettori "insospettabili" che mi seguono qui!
Massimo, Barbara, questo post è per voi. Grazie e... continuate a leggermi! :)

26 febbraio 2011

La vità è fatta di priorità

Non nego che sia un periodo molto impegnativo, molto intenso, di quelli in cui ti chiedi come sia possibile che sia già passata un'altra settimana, un altro mese, e di come possa essere già sabato se sembra che un'ora fa fosse lunedì... In un folle gioco di anticipi, stai già pensando alla prossima settimana mentre questa è appena iniziata e ogni volta che ti fermi e ti chiedi dove stai andando, tu hai in mente solo quella prossima settimana e un vago "fra un po'" in cui prenderai un po' di tempo per fare quelle cose che ti riprometti di completare da troppo tempo e che sai che probabilmente resteranno lì per sempre.
E' un turbine strano, in cui non c'è soltanto una corsa contro il tempo e giornate a rompicollo, ma anche strani momenti di indolenza e torpore, quando vengono a galla quei dubbi, quelle domande un po' così, con quel loro retrogusto amarognolo del pasto che non riusciamo a digerire.
Succede che devo darmi delle priorità, ascoltando un po' meno il cuore e un po' di più il cervello.
Che sarà mai.
...
Sarà dura.

20 gennaio 2011

Dialogo tra Belbo e Casaubon

Al mondo ci sono i cretini, gli imbecilli, gli stupidi e i matti”.
“Avanza qualcosa?”
"Si, noi due, per esempio. O almeno, non per offendere, io. Ma insomma, chiunque, a ben vedere, partecipa di una di queste categorie. Ciascuno di noi ogni tanto è cretino, imbecille, stupido o matto. Diciamo che la persona normale è quella che mescola in misura ragionevole tutte queste componenti, questi tipi ideali”. [...]
“Cos’è il genio, Einstein, per dire?”.
“Il genio è quello che fa giocare una componente in modo vertiginoso, nutrendola con le altre”. [...]
“Ma i matti?”
“Spero non abbia preso la mia teoria per oro colato. Non sto mettendo a posto l’universo. Sto dicendo cosa è un matto per una casa editrice. La teoria è ad hoc, va bene? [...] il cretino non parla neppure, sbava, è spastico. Si pianta il gelato in fronte, per mancanza di coordinamento. Entra nella porta girevole per il verso opposto”
“Come fa?”
“Lui ci riesce. Per questo è cretino. Non ci interessa, lo riconosci subito, e non viene nelle case editrici.

10 gennaio 2011

My 2010

Un anno intenso, il 2010. Come l'anno scorso, una racolta delle foto con cui ho ritratto i "miei" momenti più importanti. Come al solito grazie alla fida Sony Alpha e alla compatta Fuji.