12 maggio 2008

Mezzanotte fredda

Giada di solito è silenziosa, e mi stupisce sempre quando rompe il muro del suo silenzio per ridere da sola. Mi guarda e sorride, quasi beffarda. La guardo e sorrido, ma a quel punto lei cambia espressione e diventa terribilmente seria, come se solo guardandola sorridere l'avessi offesa. Chissà perché.
"Cosa pensi, Ty?"
"Cose brutte"
"Perché pensi a cose brutte?"
"Perché le cose brutte a volte si possono sistemare e diventare belle e questa volta sono io a doverle sistemare"
"E allora perché dici che sono cose brutte?"
"Perché ancora non so come fare"
Sorriso, sguardo.
Sorriso, sguardo.
Seria.
Chissà perché.
"Non resto fino a tardi, però, al massimo un film poi vado"
"A trent'anni puoi anche pensare di passare la notte fuori, che dici?"
"E' tuo fratello quello?"
Cambia sempre discorso in questi casi. Si, è mio fratello quello, lo sai già: quella foto ce l'ho da anni, in quella foto ho ancora i capelli lunghi e mio fratello ha quell'abito azzurro chiaro.
"Ma lo sai che è carino?"
"... Si, è lui quello bello, in famiglia"
"E' sposato, vero?"
"L'hai capito dalla foto di mia nipote nell'altra stanza?"
Sguardo, sorriso.
Sorriso, sguardo.
Ride.
"Rivestiamoci"
Già.
Ed è mezzanotte passata, e la casa è così fredda...