25 agosto 2008

14 agosto 2008

Sensi di colpa

Ho notato che ultimamente è pratica comune far leva sui "sensi di colpa" che una persona dovrebbe avere per tutto ciò che di male succede nel mondo.
Sono un essere umano, con pregi e difetti come tutti e sicuramente commetto molti errori, ma cerco di usare la testa e di no fare male; mi arrabatto, mi impegno, cerco di dare il meglio di me. Più o meno come gli altri, forse meno forse più.
Eppure sono sempre accusato di qualcosa.
Ci sono drammi in tutto il mondo, c'è gente che soffre, c'è la fame nel mondo, ci sono le guerre.
E c'è puntualmente il dito accusatore di qualcuno secondo cui il malessere è colpa mia.
C'è la guerra? Certo è colpa del petrolio, è colpa del nostro sistema, è colpa della nostra sete di energia, è colpa della mia Alfa, perché consuma un litro di benzina in più della sua Prius.
Senso di colpa.
Cavolo andiamo a vedere quanto costa la Prius, magari qualcosa si può fare.
C'è il riscaldamento globale, è colpa delle nazioni spendaccione ed inquinanti, è colpa dei provvedimenti governativi, è colpa delle nostre abitudini insensate, è colpa mia perché non ho ancora messo i pannelli solari e la centrale eolica sopra il garage.
Senso di colpa.
Caspita, è meglio informarsi, forse qualcosa si può fare.
C'è la carenza di cibo, la fame nel mondo, così no si può andare avanti, migliaia di animali vengono trucidati per sostentare noi grassi occidentali nullafacenti. La carne è la causa di tutti i mali, io la mangio quindi io sono il demonio. sono un "mangiatore di carogne" come dicono i vegan.
Senso di colpa.
Vado in vacanza? No, quel posto è da boicottare perché ha leggi troppo lasche sul traffico del grasso di balena, quell'altro non va bene perché ha un governo illiberale in cui i parchi sono recintati, quell'altro per carità, è un posto dove ci sono un sacco di oscurantisti e poi il viaggio non è equo-solidale.
Ci sono un sacco di stupri, di violenze, le donne vengono discriminate in più paesi, non ci sono pari opportunità, ed è colpa mia perché sono un uomo.

Un attimo.

Ma io cosa cazzo ho fatto di male? Cerco di condurre una vita dignitosa, rispettosa delle regole e soprattutto degli altri, non ammazzo nessuno, non rubo niente a nessuno, mi impegno per quello che devo fare, studio e lavoro, mi rendo disponibile per un sacco di iniziative, mi informo quotidianamente, cerco di mantenere un livello culturale adeguato leggendo, ascoltando, guardando, imparando, migliorandomi... Ma dovrei sentirmi in colpa per COSA?

Ma datemi retta un attimo, tutto queto insieme di paletti e di automortificazioni che dovrei infliggermi perché conduco una vita così terribilmente dissoluta, chi l'ha deciso?
Ma solo io comincio a vedere un sottile indizio di coda di paglia? Ma solo io noto, ogni tanto, che i più ardenti attivisti di questa o di quella iniziativa volte a migliorare il mio barbaro e decadente stile di vita sono i primi che dovrebbero scendere a patti con la propria coscienza? Solo a me sembra che questo fervore quasi religioso nel voler convincere a mutare stile di vita, sia spesso un patetico tentativo di autogiustificarsi?

Ma allora di chi è il senso di colpa? Mio o tuo?

Ma soprattutto c'è gente capace di affrontare una scelta etica esclusivamente per se stesso, nel suo intimo, senza per forza partire con una crociata volta a convertire tutti i pagani?

Scusate lo sfogo, ma io mi sono rotto.