18 ottobre 2010

Riflessione sul "complottismo"


"Una spiegazione scientifica, chiarendo cause ed effetti di un fenomeno, porta via al complottista il motivo di odio che lo spinge ad andare avanti: la responsabilità di un "cattivo" dietro le quinte. Se passi la vita ad odiare un "ente" che... per te è causa di tutti i mali, sia esso il governo (nostro o statunitense), le lobby di potere, la medicina, la marca di automobili detestata, una spiegazione che mette in chiaro le cose assolve implicitamente quel nemico e quindi è inaccettabile, perché tutto ciò che non mette in cattiva luce il nemico non può e non deve essere giusta.
Lo scienziato non è più "l'esperto", ma il complice che vuole proteggere il nemico, e come tale anch'esso diventa nemico.
Questo è più o meno l'atteggiamento che si evince da certi discorsi... certi battibecchi su siti di dvulgazione ne sono un esempio lampante."

2 commenti:

ShadowRider ha detto...

Concordo. C'è secondo me anche un altro elemento da tener presente nell'esaminare la psiche del complottista, ovvero la ricerca spasmodica di una soluzione semplice a un problema complicato. Prendiamo ad esempio il terrorismo: affrontarlo per quello che è ti impone di accettare che esistono gruppi di persone pronte a uccidere te personalmente senza neanche averti mai visto, per il solo fatto che sei nato in un certo Paese. E alcuni di loro hanno anche delle ragioni per odiare il tuo Paese, ragioni che da un punto di vista storico possono essere non del tutto infondate (che so, il tuo Paese in passato ha appoggiato un regime dittatoriale e sanguinario...). Insomma, un problema complicato, in cui più approfondisci più diventa difficile dividere nettamente i buoni dai cattivi (quello che tu chiami 'terrorista', altri chiamano 'partigiano'...). Ecco che allora il complottista lo rigetta e cerca la soluzione semplice. Per esempio il cattivo, l'Oscuro Signore nella sua fortezza tetra, che trama e complotta e manovra per i suoi perfidi scopi. Tutto si semplifica: c'è un nemico ben identificato fonte di ogni male e per risolvere il problema basta eliminarlo. Ovviamente a eliminarlo dovrà pensare qualcun altro, ma io intanto vado su internet e lo denuncio a chiunque voglia starmi a sentire, così mi sistemo la coscienza...

Tyreal ha detto...

Analisi impeccabile, direi.