11 agosto 1997

Paesi dell'est - Diario di viaggio/4

 11-8

Carino l'albergo! Un po' retrò, ma non c'è malaccio, a partire dagli ascensori modello Politecnico, fino alle chiavi magnetiche, alla vista che si gode dal nono (9°!) piano, ai -Udite Udite!- cioccolatini omaggio!

Beh, facciamoci una doccia, poi si vedrà.

Ore 17:10. 'Sticapperi, come è cara Varsavia... Da oggi McDonald's

    LE FRASI:

    "Sembri una gallina rattrappita" (Marta rivolta a Manu)

    "Dal Vangelo secondo Matteo: Gesù vide Matteo che
     catturava farfalle e gli chiese: 'Perché catturi farfalle?'
     E Matteo rispose: 'Perché una farfalla catturata è
     meglio che un piccione giù in picchiata!'" (Paolo)

Questo è il livello post pranzo della compagnia, a partire dal sottoscritto, che ha mezza faccia paralizzata dal freddo, ma che non vede l'ora di rituffarsi tra le vie di Varsavia. Sentite come suona bene... Varsavia... Ooooh!

A dire il vero la città somiglia molto al Milano (NO! Ferma Manu! NON RIDERE!!!) Nel senso che non è prettamente turistica, ma il monumentale va ricercato tra le vie, tra i vecchi palazzi di stile ottocentesco, adornati da fregi e colonne e con uno stile tra il neoclassico e il liberty, pesantemente influenzato dagli elementi orientali della vicina e raffinata Russia e resi sobri dal "regime" passato. Una città tra passato e futuro, tra antico e moderno, tra stile e dinamismo... In una parola, Varsavia.

    LA SCENA:

    Lenno: "Miss... There's a mistake in the bill"
    Cameriera: "I don't speak english!"
    Lenno: "Well, then... chiama il tuo amico!"
    Cameriera: "Okay!"

    IL DELIRIO MOZARTIANO DI PAOLO:

    "A chi è che piaceva Mozart? Ah si, a Beethoven"

    "Simon ha suonato Mozart"

    LE FRASI:

    "E' inutile ottimizzare il tempo quando si aspetta Paolo" (Lenno)

    Claudio: "E' un gelato cacao e limone"
    Lenno: "E' un CACONE!"

Mercato, mercato!

Sotto il Palazzo della Cultura c'è un mercatino da vedere, e noi non ce lo facciamo certo scappare... L'unico problema è che ciò che cerchiamo non sembra essere ben visto dai mercatanti locali: alle sole parole "Armata Rossa" la gente fa finta di non sentire, non ascolta o addirittura ci caccia... Niente reperti della "Krasnaja Armia", allora... Pazienza!

Prima di salire sulla torre del Palazzo della Cultura facciamo un nuovo giro del mercato, constatando che somiglia più alla fiera delle scarpe che a quella di Senigallia...

Presto ci accorgiamo di un polverone che si solleva da un vicino spiazzo alberato: è un uomo che insegue un bambino... lo raggiunge... lo atterra e lo tempesta di schiaffi! Claudio vorrebbe intervenire, ma la cosa si risolve in fretta e l'energumeno si allontana. Un tentato furto? Può essere, visto che la madre del bimbo vendeva portafogli...

Dopo la scena Paolo, Manu ed io saliamo sulla torre per vedere un panorama... deprimente! What a sadness! Varsavia somiglia quasi a Torino (c'è pure la Fiat...), ce l'avrà un centro storico?

La risposta è si!

Dopo aver mangiato, il nostro gruppo (Manu, Paolo, il Krapa, Cori, Claudio ed io; Simon e Marta non sono dei nostri perché stamattina sono andati a visitare un ex campo di concentramento fuori città) si dirige verso la cittadella dove, per un attimo, mi sembra di essere tornato a Bratislava: la piazza raccolta, i bar tutti intorno, le case colorate e decorate... Qui ci sono anche le fontane a pompa (belle, sì, ma come fai a bere da solo? La leva è enorme!) e -Spettacolo!- il gruppo folkloristico in costume che si esibisce in sfrenate polke... Proprio bello, così come le vecchie mura, dove i giovani del luogo si siedono nelle antiche guardiole e assistono al "passaggio" dei turisti.

A tal proposito non posso fare a meno di segnalare un episodio che ci è accaduto...Lasciando indietro il gruppo, Claudio ed io abbiamo collaudato una guardiola, venendo adescati da una comitiva di ragazzine ubriache perse. Vedendo che non reagivamo alle loro profferte, le impavide ragazzine sono scese dalla loro nicchia e si sono avvicinate a noi... Dietro di loro, tuttavia, spunta l'inesorabile Cori, che non si era allontanata poi tanto! Sgamati in pieno! Non si può neanche scherzare un po'... Eh va beh, rifacciamoci con le vie del centro, che sembrano così diverse dal resto di Varsavia... Senonché sono piene di naziskin!

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