16 agosto 1997

Paesi dell'est - Diario di viaggio/6

 16-8

Giornata un po' strana, quella di oggi (forse Mala Strana...). Cominciamo col museo della Tecnica, che a detta di Paolo dovrebbe prenderci tutta la giornata, ma scopriamo che è mezzo chiuso. Facciamo comunque in tempo a goderci il grande salone stracolmo di treni aerei e locomotive: il vento il fuoco e l'acciaio uniti in un sublime dinamico che Kant intuiva ma non immaginava, il tutto contornato da vetrine contenenti modellini, grafici e fotografie. Altra parte del museo era dedicata al "multimediale" in cui lo spettatore poteva interagire con alcune macchine per saggiare la sua preparazione o le sue condizioni psicofisiche (anche se alcuni dati erano un po' falsati...). Che dire poi della sala dedicata ai fenomeni acustici, dove ci siamo sbizzarriti con tutti gli esperimenti possibili? Con l'intermezzo di un pasto frugale, disturbato dalle solite api (un vero flagello: Fabio le combatte con le salviette, io con il coltello e Paolo a mani nude), ci fiondiamo subito a Mala Strana (starò mesto?) per vedere chi il museo militare (Claudio ed io), chi la torre delle polveri (gli altri) e forse avevano ragione questi ultimi, visto che il museo è stato abbastanza deludente... Solo qualche sala con plastici a grandezza naturale riesce a destare il nostro interesse, ma non a sopire la curiosità, visto che ci avventuriamo nel piano sbarrato da sedie, in barba ai controlli... Anche qui niente, solo qualche restauro. Va beh, vorrà dire che ci limiteremo ad aspettare gli altri di fronte all'ingresso godendoci di nuovo il cambio della guardia... Oh, finalmente eccoli che arrivano! C'è ancora tempo per vedere la chiesa di S.Nicola a Stare Mesto, ma riusciamo a perderci di nuovo sul Ponte S.Carlo e arriviamo a destinazione scaglionati, giusto per renderci conto che è tutto chiuso... Che tristezza, poi, la chiesa gotica in centro: a dire il vero sarebbe molto bella, ma uno scellerato progetto risalente al periodo barocco ha rivestito i suoi muri (compresa la facciata! AAARGH!) di edifici moderni... Ma come si fa? Okay, non pensiamoci più e prepariamoci ad un'altra serata praghese.

Questa sera il nostro "mister mutanda" non è più in mutande: siamo basiti, ma ci riprendiamo quanto basta per farci spiegare gli orari dei pullmann notturni. Quello si prodiga in delucidazioni e ci da persino un prospetto con tutti gli orari! Grande!

A cena tutto normale: è dimostrato che ristoranti della guida Marco Polo sono inaccessibili per la gente comune (avete presente l'Apostolok?) perciò andiamo a naso ed è decisamente meglio... Dopo cena ci affrettiamo a tornare a casa per salutare le ragazze sudafricane nostre coinquiline che domani partono, ma soprattutto per scolarci quelle quattro o cinquemila lattine di Gambrinus® acquistate previdentemente oggi pomeriggio... Yahooooo... Sennonché, mentre cammino, vengo preso al volo da un piccione... Vabbeh, tanto bianco su bianco non si vede! (Bleah!)

    LE FRASI:

    Paolo: "Occhio alla testa"
    Lenno: "Starò mesto... se la pesto!"

18-8

E questo sarebbe il cimitero ebraico? Ma si specula così sui morti? Perché un uomo deve diventare una scritta su un muro, immerso in migliaia di altre scritte? Forse per non dimenticare, forse per dire che siamo tutti uguali davanti alla morte... In ogni caso davanti ad essa non si paga il biglietto d'ingresso. Lasciate in pace i morti... specie quelli che hanno già sofferto tanto.

Ed è la partenza! La nostra stanza verrà presa da una compagnia di Viterbo, mentre noi ci allontaniamo fieri con una cassa di Gambrinus... Sul treno persino il controllore ci prende in giro, ma poi gli veniamo utili quando ha bisogno di cambiare 100 dollari (a dire il vero si spaventa un po' quando mi tolga la cintura, ma è un attimo). Inganniamo il tempo con un partitone a Risiko, con un interrogativo che mi martella la testa: riuscirò a spedire l'ultima cartolina? A Praga non sono riuscito ad affrancarle tutte e ho cercato di spendere le ultime corone in souvenir e cianfrusaglie, ma non ce l'ho fatta! Per fortuna, perché sul treno dobbiamo pagare il supplemento... Utilizziamo tutto, persino le monetine, e alla fine la spuntiamo.

    LA SCENA:

    Marta: "Noi fra mezz'ora abbiamo un altro treno da prendere, a Vienna"
    Controllore: "Dev'essere sul lato sinistro!"

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