29 settembre 2010

Barcelona -in real time-

Visto che mi vanto di essere homo tecnologicus e che esistono tutte queste nuove apparecchiature che consentono a chiunque di veicolare terabyte di informazioni al secondo verso l'abbborigggeno australiano a cui non gliene  po' frega' 'dde meno [cit.], ho deciso di sperimentare il diario di viaggio in tempo reale! Sì, siore e siori, da questa Esselunga galleggiante e un po' rollante che mi dicono chiamarsi "nave da crociera", utilizzerò il versatile baraccofono per scrivere e postare sul blog il resoconto di questi ultimi, mirabolanti quattro giorni.
Si parte da sabato...


Civitavecchia e' una citta di mare come tante, con vie strette, saliscendi, e mercatini all'aperto. Non ci e' difficile trovare l' ingresso al porto turistico, e forti di diverse ore di anticipo, possiamo permetterci di bighellonare lungo le strade frontemare. Quel che ignoriamo e' la bizzarra procedura d' imbarco, lasciata parecchio al caso e alla personale iniziativa... Ci informiamo presso un gentile signore che e' piu' o meno nelle nostre stesse condizioni, e abbiamo cosi' modo di conoscere una persona molto simpatica e acculturata. Dopo qualche coda riusciamo ad avere la carta d'imbarco, e finalmente saliamo su questa specie di centro commerciale con le eliche per una traversata che si prospetta piu' lunga del previsto. Dopo una nottata in cui siamo cullati dal rollio, scopriamo infatti che l'arrivo e' previsto per le 19:30. Praticamente un intero giorno in questo palazzo galeggiante, senza nulla da fare... Datemi due ali e un paio di turbofan!
Alle 19:30 finalmente sbarchiamo e gironzoliamo per Barcellona! Abbiamo la frenesia del turista, quella che ti fa dire ad ogni passo "vediamo cosa c'e' laggiu'", e ci spingiamo sempre piu in la'. La Rambla, il barrio gotico, la Seu, el Passeig de Gracia con le case di Gaudi, ci concediamo anche una rapida cena con paella leggendaria. Incontentabili arriviamo fino alla Sagrada Familia, quasi a notte fonda, e rimaniamo impressionati di fronte a un edificio che, gia' inquietante alla luce, diventa quasi terrificante nella solitudine della notte. E' una costruzione semplicemente folle e grandiosa, e solo le immense gru che ancora la attorniano, e la attornierranno per anni a venire, suggeriscono che si tratti di una cosa reale, e non del tempio del male elementale.
E' tardi, decidiamo di rientrare e di girare per bene l'indomani... Lunedi mattina partiamo di buon ora e ripercorriamo la strada della sera, non trascurando una sosta alla Boqueria e numerosi intermezzi fotografici. E' una giornata densa: all'ombra del monumento a Colombo, costeggiamo il museo del mar, le cui ampie vetrate in quelle arcate che una volta erano le vie di varo dei nuovi vascelli, permettono di assistere all'esposizione dall'esterno; di nuovo la Rambla con i suoi artisti di strada, il Passeig de Gracia contornato da splendidi esempi di architettura contemporanea e funestato dalle strambe case di Gaudi (so che verro' linciato per questo, ma Casa Batllo e la Pedrera sono brutte fino a causare inquietudine); un pezzo di Avinguda Diagonal e poi la Sagrada Familia, meno inquietante alla luce del sole, ma sempre innegabilmente grandiosa. Non disdegnamo una sosta al laghetto antistante per goderne una pospettiva da cartolina. Proseguiamo passando dall'Hospital e percorrendo una leggera salita alla volta di Parc Guell, davvero imperdibile. Ci perdiamo nella foresta di colonne, guardiamo il panorama sulla panchina serpeggiante, ammiriamo incuriositi la casa-museo di Gaudi, cosi' austeramente normale da lasciare perplessi... Il geniale architetto non lesinava l'inventiva... Ma nelle case altrui!
 Il giro nel parco si conclude con l'ampia scalinata arricchita da coloratissime fontane e decorazioni, gia' vista in decine di fotografie.  Non siamo certo sazi e, per l'unica volta nella vacanza prendiamo un autobus... Ovviamente nella direzione sbagliata! Corretto il tiro, torniamo a sud e, dopo un nuovo giro nel barrio gotico, passati oltre Santa Maria del Pi, affrontato un pezzo di lungomare con uomini nudi a passeggio senza remore, doppiamo la statua di Roy Lichtenstein e puntiamo verso l'austera Santa Maria del Mar, gia famosa per l'orrendo romanzo di Falcones e strategicamente piazzata all ingresso del Born, per arrivare infine alla Ciutadela e al suo parco con la fontana dei draghi, il mammuth, il palazzo delle tre iguane e gli edifici governativi. Anche qui foto di rito e soste alle numerose fontanelle, prima di spostarci sul viale dell Arc de Triomf. E' ormai sera e sentiamo tutta Barcellona nei polpacci... La ventilata ipotesi di salire verso Montjuich comincia ad apparire improponibile, anche alla luce del sempre piu vicino orario d' imbarco. Decidiamo di dedicare le ultime energie ad un giretto nei dintorni della Rambla, non risparmiandoci una squisita sangria e un paio di succhi di frutta nella vicina Boqueria, e infine torniamo a bordo, destreggiandoci tra confusionari funzionari portuali e scale mobili bloccate che rendono un po difficoltosa la procedura di imbarco. Siamo arrivati ventiquattr'ore fa e gia' dobbiamo salutare Barcellona. Rimane impressa l'immagine di una citta' viva, vivace fino al trasgressivo, cosmopolita ma comunque un po' provinciale e decisamente moderna, se si pensa che le principali attrazioni turistiche hanno poco piu' di un secolo. Il tempo e' stato troppo poco per potersene fare un quadro piu' approfondito, e rimane una gran voglia di tornare con piu' calma.
 Di nuovo nel ventre di metallo della Nave Cruise Roma, costruita a Palermo, che fa la rotta Civitavecchia-Barcellona, scopriamo di dover fare scalo a Porto Torres (tutto chiaro, no?) e abbiamo cosi' l'opportunita' di ammirare uno dei panorami piu' avvilenti che  esistano: una distesa di ciminiere, serbatoi, gru, tubature e tralicci a perdita d'occhio. Ogni tanto uno sfogo di vapore ci saluta, quasi a voler omaggiare la Los Angeles di Blade Runner. Ora siamo in mare aperto, in attesa dello scalo serale a Civitavecchia, dove mi aspetta una ripartenza in auto per un viaggio notturno fino a Milano. Da questo punto di vista, mi auguro che l'ozio di questa giornata di navigazione sia rigenerante.

Aggiornamento: che cosa si può dire di un viaggio in auto di cinque ore e mezza lungo statali e autostrade? Praticamente nulla, salvo il fatto di trovarsi spesso e volentieri lungo arterie deserte e buie per ore, senza nemmeno un segnale radio a tenere compagnia, ma con l'inimmaginabile sorpresa di una striscia di cellophane lunga dieci metri che balza fuori dall'asfalto e ti si spalma sul parabrezza impacchettandoti l'auto con un curioso effetto fiocco svolazzante. Mi sono dovuto fermare per svellerla dal muso dell'Alfa. Paura!

6 commenti:

ShadowRider ha detto...

"...il tempio del male elementale..."...citazione devo dire semplicemente deliziosa, non dico da dove è presa, vediamo chi altro ci arriva... ;-)

Ah, le navi da crociera...per coincidenza ci ho viaggiato sopra anche io quest'anno (per una cosuccia detta "viaggio di nozze", e se vuoi dirmi che è una cosa troppo borghese e troppo poco metal per me hai ragione...), ma l'imbarco è stato tutto sommato efficiente e agevole...forse partire da Amsterdam e non da Civitavecchia ha i suoi vantaggi...;-)

Domanda: perchè, dovendo andare a Barcellona, hai deciso di farla in nave, e partendo da lì per di più? C'era un motivo specifico o volevi solo vedere com'era viaggiare in nave?

Carlotta ha detto...

...che meraviglia Barcellona, ci sono stata parecchi anni fa, però in aereo, mai salita su una nave in vita mia (e dopo il tuo post, non mi tenta nemmeno)

Tyreal ha detto...

Ah sì, giusto non ho detto il motivo che mi ha spinto a imbarcarmi! E così lontano da casa, per di più.
La verità è che la crociera l'ho... vinta con i punti della benzina.
Davvero, non scherzo.

Carlotta ha detto...

ah bè..come si suol dire.. a caval donato..

Colei che... ha detto...

Bellissima Barcellona! Quando ci sono andata qualche anno fa ho pero' odiato il traffico...
La Pedrera... ma hai visitato il tetto? ;)

E ora aspettiamo le foto!
:)

Tyreal ha detto...

Del tetto salvo gli inquietanti comignoli a "elmo".