Ho sentito un'amica poco fa. Beh, in passato per me è stata più che un'amica, ma questo ora non c'entra.
Poche parole... A volte quando ci si conosce da tanto non servono frasi molto lunghe...
Mi ha colpito più che altro una sua risposta, data in un momento in cui lei non è proprio in forma, in cui ci sono problemi che devono essere risolti. Cose della vita, insomma.
un "non so se ce la faccio a riprendermi"mi ha lasciato parecchio pensieroso. Chiedendomi più che altro cosa comportasse una risposta del genere... Come possa sentirsi una persona consapevole del fatto che, forse no, non si riprenderà... E mi è rimasto un vuoto abbastanza amaro dentro.
Non ho proseguito più di tanto la telefonata, lasciando un vago riferimento al fatto che in caso di bisogno siamo qui e là e cose così, più che altro incapace di lasciare un segnale chiaro e sicuro che di aiuto io ne possa dare.
Chiariamoci, io farei tutto per aiutare questa persona, ma in certe circostanze semplicemente mi è ignoto quale aiuto potrei dare, e quasi sempre subentra il timore di essere invadente, di troppo, causando più problemi che altro.
Rimane così un certo malessere nel dubbio che forse avrei potuto parlarle di più o che forse le ho già parlato troppo... chiedendomi se è addirttura il caso di scrivere un diario come questo.
Di certo so che vedere persone care soffrire per qualsiasi motivo è una cosa sfibrante al limite dell'insopportabile.
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