Non nego che sia un periodo molto impegnativo, molto intenso, di quelli in cui ti chiedi come sia possibile che sia già passata un'altra settimana, un altro mese, e di come possa essere già sabato se sembra che un'ora fa fosse lunedì... In un folle gioco di anticipi, stai già pensando alla prossima settimana mentre questa è appena iniziata e ogni volta che ti fermi e ti chiedi dove stai andando, tu hai in mente solo quella prossima settimana e un vago "fra un po'" in cui prenderai un po' di tempo per fare quelle cose che ti riprometti di completare da troppo tempo e che sai che probabilmente resteranno lì per sempre.
E' un turbine strano, in cui non c'è soltanto una corsa contro il tempo e giornate a rompicollo, ma anche strani momenti di indolenza e torpore, quando vengono a galla quei dubbi, quelle domande un po' così, con quel loro retrogusto amarognolo del pasto che non riusciamo a digerire.
Succede che devo darmi delle priorità, ascoltando un po' meno il cuore e un po' di più il cervello.
Che sarà mai.
...
Sarà dura.
2 commenti:
Ciao Anto!! Come ti capisco...
mi ricorda la mia ultima settimana.. un abbraccio
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