Ultimo giorno a Kyoto!
Il tempo sembra propizio e lo spendiamo nel giro del castello Nijo-jo, voluto dallo Shogun come difesa per il palazzo dell’Imperatore.
Tolte le scarpe, come vuole il rituale, scivoliamo all’interno dei corridoi in legno scuro, legno che scricchiola imitando il canto degli usignoli, espediente voluto dal castellano per cogliere sul fatto eventuali intrusi avvicinatisi di soppiatto; schiviamo numerose scolaresche, tutte rigorosamente in fila, e ammiriamo le decorazioni, i disegni, le ricostruzioni delle scene di vita nelle varie sale, ampie ed essenziali, più votate allo spazio puro e semplice che non all’opulenza.
Dopo la rapida visita alle stanze interne, ci dedichiamo ai giardini curatissimi; il sole è a picco e sovente facciamo soste-bevuta, tanto per confermare uno dei tormentoni della vacanza, ovvero la ricerca della bibita più strana fornita dall’onnipresente distributore automatico. Il castello è un complesso di più edifici, tra i quali si snodano sentieri e laghetti, oggi sede di diverse mostre sull’epoca dello shogunato.