5 maggio 2009

Storia di affascinanti cantautrici, ingegneri all'avanguardia e chilometri spensierati

Vi ho già parlato di Saba, vero? Si, ve ne ho già parlato.
Da tempo desideravo seguirla dal vivo, vedere se anche sul palco avrei sentito emozioni simili a quelle del disco... Ed ecco che Saba mi anticipa che terrà i prossimi concerti a Riccione e Torino!
Torino... che volete che sia... un'oretta o poco più da Milano, si può benissimo fare: si prospetta un ritorno in tarda serata, ma non sarebbe certo la prima volta e posso sempre approfittarne per rivedere qualcuno della combriccola piemontese.
Mentre magnifico il talento di Saba a un'amica, le racconto più o meno per filo e per segno il programma dei concerti annunciando l'intenzione di seguire a tutti i costi quello di Torino... ma qui mi arriva uno splendido fulmine a ciel sereno.
"Vuoi venire a Riccione? Ci vado proprio in quel weekend per lavoro: puoi raggiungermi lì".
...
Due concerti di Saba nello stesso weekend... compagnia graditissima... centinaia di chilometri con l'Alfa... giornata al mare a gironzolare per fare foto... cucina locale... E' quasi la mia idea di paradiso! Quando mi prende il lato zingaro divento curiosamente allegro, quasi bambinone... e non sto più nella pelle. Sì, ci sarò!

Partenza!
Il clima sembra essere d'accordo col mio umore e, viaggiando col sole in fronte, macino in tutta tranquillità il nastro d'asfalto che da Milano mi porta al mare... La riviera... Quanto tempo fa si bighellonava qui con improbabili compagni di avventura? Ed è ancora tutto simile... le strade, il nome degli alberghi, dei bagni... Com'è semplice orientarsi quando hai un mare conosciuto proprio lì accanto.
E sono qui, in questa specie di suite imperiale, a sperimentare il terribilmente invitante box doccia ampio abbastanza per due persone (!), con sedia (!) e inondato di soffusa luce blu (!), con tutto il tempo del mondo per organizzare la serata.
E che serata! Dopo un giretto in quel di Riccione arrivo in larghissimo anticipo al Teatro del Mare e mi godo lo sguardo stupito delle due addette alla biglietteria nel sentire che arrivo fin da Milano per questo particolare spettacolo... Solo un po' di tempo per sbirciare gli altri ospiti, persone di tutte le età, ed è già ora di prendere posto!

Ora... io non sono un grande appassionato di quella musica che, con definizione molto grossolana, si può chiamare "etnica", perciò avevo un certo qual timore di assistere a qualcosa di troppo settoriale, poco comprensibile alla mia scarsa cultura in merito. Oh, come mi sbagliavo...
Saba arriva sul palco avvolta da un bellissimo e semplice vestito a righe in colori caldi, e subito il gruppo inizia con "Hanfarkaan"; è lei stessa che ad ogni pezzo racconta il significato del titolo, della canzone, gli aneddoti legati a questa o a quella vicenda e come vengono tradotti in musica... Ed è un escalation, ripercorrendo tutto l'album "Jidka" tra suoni e parole, con qualche pezzo inedito, speriamo anticipazione del nuovo lavoro in studio. Sono senza parole, ho la pelle d'oca, a "Le temps passe" credo di essermi davvero commosso: non è soltanto questione di parole e musica, ma del contesto e soprattutto di come Saba lo racconta. Sono temi spesso aspri, a volte malinconici, parlando di vite difficili, di dolore e di speranza, ma sono sempre, sempre accompagnati da ritmi vitali, allegri, coinvolgenti... sorridenti, come la stessa autrice e la sua band.
Il concerto passa in un attimo... come tutte le cose belle. Un bis in cui Saba invita tutti ad alzarsi, ad abbandonare le proprie sedie e a muoversi, a cantare... E poi il sipario cala.
Realmente emozionato, come poche volte in questi casi, mi chiedo se sia il caso di farmi vedere: chissà, magari risulterò antipatico come quei fans appiccicosi che vogliono a tutti i costi l'autografo del loro beniamino... Eppure vorrei solo l'occasione per regalarle quella copia de "Il destino degli Eldowin" che le ho portato apposta da Milano (e non poteva essere altrimenti: se regalo il disco di Saba a Laura, DEVO regalare il libro di Laura a Saba, no?)
Molto, molto discretamente chiedo ad una gentilissima signora dell'organizzazione se sia possibile far avere il regalo a Saba; lei si stupisce che non glielo porti io di persona, dopodiché entra nel camerino e mi... annuncia!
Dalla porta fa capolino Saba in carne e ossa, bellissima, contentissima, sorridente... Sembra lei quella più agitata, anche se a me tremano quasi le gambe... Mi chiama per nome, mi corre incontro e mi abbraccia! Dice persino di avermi riconosciuto dal palco, descrivendomi il posto in cui in effetti ero. Sono completamente annichilito: ho davanti una persona che fino a tre minuti fa era la foto su un disco, l'immagine su un tv color e al massimo la mail sul pc... E adesso è qui dal vivo che sorride e mi abbraccia. E' una sensazione stranissima, non mi ricordo nemmeno bene cosa ci siamo detti... Ho un deciso ricordo di un sorriso caldissimo, di due occhi straordinariamente profondi e di una persona dalla vitalità straordinaria. Vorrei restare lì, vorrei farmi raccontare di nuovo tutto quello che ho appena sentito da quella voce delicata e vibrante, perdere ore a farmi raccontare le sue storie... Ma chissà quanti impegni ha, quanti preparativi per il concerto successivo. La saluto, promettendole di rivederci l'indomani a Torino.
Un sorriso caldissimo, due occhi profondi.
Esco dal teatro sorridente come un bambino... Ci metto circa due ore a tornare all'albergo, perché ho la testa talmente tra le nuvole che giro in tondo senza motivo e senza cognizione del tempo; se non mi arrivasse un messaggio della mia compagna di stanza, probabilmente sarei ancora lì.
In camera sono di nuovo solo: l'Ingegnera dev'essere ancora nel vortice di una lunga cena aziendale e, nella di lei attesa, perché non sfruttare quel panoramico tv color alla parete? E cosa danno sul primo canale che trovo? Ma le repliche de "La Squadra"! e ancora una volta, stasera, mi trovo a vedere Saba Anglana. Sorrido, aspettando il ritorno in stanza dell'Ingegnera, a cui toccherà sorbirsi tutto il resoconto del concerto da parte di un Tyreal entusiasta.
[1- continua]

2 commenti:

calendula ha detto...

bellissimo post... mi sono emozionata con te pur non conoscendo l'artista... mi dispiace solo per la tua amica perchè so ( avendo il mio compagno dei gemelli) quanto tu possa diventare prolisso in situazioni per te emozionanti...ahahahahahah

Tyreal ha detto...

:)
Invece no, dai, son stato bravo!