Ho scoperto che alcuni oggetti cambiano di dimensione come per magia. I televisori, per esempio.
Sono stato al centro commerciale per trovare un sostituto al mio 21 polici ormai moribondo e, dopo essermi perso tra le lucine sfavillanti, ho cominciato a cercare l'apparecchio che mi interessava.
Ecco, quello va bene! No, un momento... è un 32 pollici! Ah allora quello, che è più piccolo... No, è un 29... Ma dove li tengono quelli più piccoli?
Chiedo ad un commesso che mi indica (con sprezzo) un oggetto che lì dentro sembra grosso più o meno come un posacenere, uno schermettino da cellulare se confrontato al mostro Plasmatico da 42" che è proprio lì di fianco. Potrei mettermelo nello zaino, tanto è piccolo. Macché zaino, nel portafogli!
A casa, il minuscolo televisore è diventato grosso come un armadio.
Apri il cartone, estrai il polistirolo e ti accorgi che devi sgomberare la sala da tavoli e scrivanie, altrimenti il colosso catodico non ci sta! E' lo stesso di prima, non c'è dubbio, ma è grossissimo!!! E pesante! Il peso aumenta in base a quanti piani di scale devi fare per portarlo al suo posto. E' un teorema che mi varrà il nobel per la Pace, me lo sento.
Messo al suo posto, il CatodiColosso sebra voler schiacciare il mobile sotto il suo peso. Il lettore DVD è terrorizato (si vede dall'espressione); forse è quello il motivo per cui non si riesce più a collegerlo correttamente.
Già, perché quello che non si vede nei patinati depliant pubblicitari che fotografano elettrodomestici lucidi come la plancia dell'Enterprise, è la quantità immensa di cavi che si dipartono dal pannello posteriore e che, per una curiosa legge fisica (e in quanto tale ignorata e schifata dai designer) tendono a ruotare spontaneamente per avvitarsi e annodarsi in una sorta di amplesso elettronico. Dietro ad ogni TV-Color c'è una giungla di gomma e rame che cela chissà quale mistero sotto le sue spire. Siete avvisati.
In tutto questo bailamme ho scoperto che esiste un Punto Fermo: c'è una cosa che non cambia di dimensioni: è una costante universale, al pari di velocità della luce, gravitazione universale e attrazione donna-scarpa: L'IMBALLO.
L'imballo è sempre grosso uguale, sia che tu prenda un TomTom o una lavatrice ed ha delle dimensioni codificate dal sistema internazionale dei pesi e delle misure.
Un imballo è grande come un monolocale, sempre.
Al massimo varia di qualche millimetro in lunghezza e larghezza, ma per far entrare un imballo nel bagagliaio della 147 non esiste altro metodo che segare via il tetto. Della 147, non del monolocale.
Sono stato al centro commerciale per trovare un sostituto al mio 21 polici ormai moribondo e, dopo essermi perso tra le lucine sfavillanti, ho cominciato a cercare l'apparecchio che mi interessava.
Ecco, quello va bene! No, un momento... è un 32 pollici! Ah allora quello, che è più piccolo... No, è un 29... Ma dove li tengono quelli più piccoli?
Chiedo ad un commesso che mi indica (con sprezzo) un oggetto che lì dentro sembra grosso più o meno come un posacenere, uno schermettino da cellulare se confrontato al mostro Plasmatico da 42" che è proprio lì di fianco. Potrei mettermelo nello zaino, tanto è piccolo. Macché zaino, nel portafogli!
A casa, il minuscolo televisore è diventato grosso come un armadio.
Apri il cartone, estrai il polistirolo e ti accorgi che devi sgomberare la sala da tavoli e scrivanie, altrimenti il colosso catodico non ci sta! E' lo stesso di prima, non c'è dubbio, ma è grossissimo!!! E pesante! Il peso aumenta in base a quanti piani di scale devi fare per portarlo al suo posto. E' un teorema che mi varrà il nobel per la Pace, me lo sento.
Messo al suo posto, il CatodiColosso sebra voler schiacciare il mobile sotto il suo peso. Il lettore DVD è terrorizato (si vede dall'espressione); forse è quello il motivo per cui non si riesce più a collegerlo correttamente.
Già, perché quello che non si vede nei patinati depliant pubblicitari che fotografano elettrodomestici lucidi come la plancia dell'Enterprise, è la quantità immensa di cavi che si dipartono dal pannello posteriore e che, per una curiosa legge fisica (e in quanto tale ignorata e schifata dai designer) tendono a ruotare spontaneamente per avvitarsi e annodarsi in una sorta di amplesso elettronico. Dietro ad ogni TV-Color c'è una giungla di gomma e rame che cela chissà quale mistero sotto le sue spire. Siete avvisati.
In tutto questo bailamme ho scoperto che esiste un Punto Fermo: c'è una cosa che non cambia di dimensioni: è una costante universale, al pari di velocità della luce, gravitazione universale e attrazione donna-scarpa: L'IMBALLO.
L'imballo è sempre grosso uguale, sia che tu prenda un TomTom o una lavatrice ed ha delle dimensioni codificate dal sistema internazionale dei pesi e delle misure.
Un imballo è grande come un monolocale, sempre.
Al massimo varia di qualche millimetro in lunghezza e larghezza, ma per far entrare un imballo nel bagagliaio della 147 non esiste altro metodo che segare via il tetto. Della 147, non del monolocale.
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