Si ringrazia 02blog per la citazione di questo post.
Oggi sono stato a Milano.
Il che è abbastanza banale, perché nella provincia della Grande Città ci abito, ma oggi ho deciso di fare un po' il turista in casa, con niente di più che un percorso da seguire e una macchina fotografica a tracolla; tutto a piedi, niente auto, parcheggiata convenientemente in zona nord, per soddisfare un po' una curiosità da "scorcio", quella che ti fa scattare una foto all'angolo di una strada, a un giardino o anche solo a un cartello che ti colpisce particolarmente.
La Città è grande, ma non immensa: dal punto di partenza in zona piazzale Maciachini all'arrivo, in corso Lodi, non sono nemmeno una dozzina di chilometri, ampiamente percorribili a piedi, anche se il caldo di questa domenica non ha certo aiutato... Dalla periferia alla periferia, forse per scoprire che tutto sommato la periferia è sempre uguale.
Eppure Milano è una bella città, avrebbe moltissimo da offrire ad un turista occasionale, ma c'è un senso di leggera trasandatezza che aleggia un po' su tutto. C'è chi dice che Milano è una città "grigia"... niente di più sbagliato! Milano è un città "gialla". O meglio, ingiallita, di quell'ocra scolorito dei palazzi della periferia, un po' annerito agli angoli, che ricorda le foto con il filtro seppia... Sì, è una periferia da foto in bianco e nero, di quelle con i contrasti esagerati, con lame di luce bianchissima e ombre più nere del nero, ma anche in questi casi c'è sempre qualcosa che non va. Qualcosa di difficilmente percepibile, che ti fa pensare che la foto sarebbe sempre meglio se fatta in un altro modo, quel modo che non trovi mai...
Si comincia a fare chiarezza all'avvicinarsi al centro.
Le avrò fatte migliaia di volte le strade e stradine del centro, così maestosamente raffinate, senza troppi barocchismi, ma con un rassicurante panorama fatto di neoclassico e vetrine, marmi bianchi e Audi metallizzate, con una superba via di collegamento tra il rinascimento del Castello e il gotico del Duomo... E anche qui la foto non è come dovrebbe essere.
Ostacoli. Milano è una città fatta ad ostacoli. Ostacoli per la vista, che non è mai libera di spaziare nemmeno nel viale più ampio, perché c'è sempre qualcosa che occulta, che copre, che nasconde, anche solo parzialmente. Non riuscirai mai a vedere il Castello da via Dante, nonostante il monumento sia perfettamente in asse con la via. Perché? Non si capisce bene... c'è sempre un ostacolo, un cubo di cemento, un tendone, un susseguirsi di manifesti che lo coprono parzialmente, persino in un luogo in cui, con la visuale sgomba, si godrebbe di un panorama da cartolina. Girandosi dalla parte opposta si possono scorgere scampoli di Duomo, anch'esso ineffabile finché non si arriva alla piazza... Ma anche qui ci sono due nuove statue, che si piazzano arrogantemente davanti all'obiettivo, superate le statue c'è un palco, che da dietro sembra un anonimo tendone, ancora una volta giallino... E questa sensazione va avanti ad ogni passo: ogni scorcio che vedo è imcompleto, ingombro di qualcosa che lo nasconde, sia esso il cantiere, il manifesto pubblicitario, persino il cestino della spazzatura o le innumerevoli linee aeree dei filobus.
E così di ogni scorcio sperimento prospettive balzane, curiose, incomplete, perché inquadrare l'oggetto nella sua totalità è quasi sempre impossibile. Fino a che ritorno nella periferia, quasi senza accorgermene e il panorama torna ai suoi naturali toni sull'ocra sbiadito. Corvetto: anche la metropolitana è gialla.
Ed è su quella linea gialla che ritorno all'auto, non mancando di scoprire un curiosissimo palazzo ultramoderno in vetro e acciaio accanto al parcheggio. Avrei voluto fotografarlo, ma c'era un ipermercato proprio davanti.
Aggiungo l'azzeccatissimo commento di Metallambro :
Oggi sono stato a Milano.
Il che è abbastanza banale, perché nella provincia della Grande Città ci abito, ma oggi ho deciso di fare un po' il turista in casa, con niente di più che un percorso da seguire e una macchina fotografica a tracolla; tutto a piedi, niente auto, parcheggiata convenientemente in zona nord, per soddisfare un po' una curiosità da "scorcio", quella che ti fa scattare una foto all'angolo di una strada, a un giardino o anche solo a un cartello che ti colpisce particolarmente.
La Città è grande, ma non immensa: dal punto di partenza in zona piazzale Maciachini all'arrivo, in corso Lodi, non sono nemmeno una dozzina di chilometri, ampiamente percorribili a piedi, anche se il caldo di questa domenica non ha certo aiutato... Dalla periferia alla periferia, forse per scoprire che tutto sommato la periferia è sempre uguale.
Eppure Milano è una bella città, avrebbe moltissimo da offrire ad un turista occasionale, ma c'è un senso di leggera trasandatezza che aleggia un po' su tutto. C'è chi dice che Milano è una città "grigia"... niente di più sbagliato! Milano è un città "gialla". O meglio, ingiallita, di quell'ocra scolorito dei palazzi della periferia, un po' annerito agli angoli, che ricorda le foto con il filtro seppia... Sì, è una periferia da foto in bianco e nero, di quelle con i contrasti esagerati, con lame di luce bianchissima e ombre più nere del nero, ma anche in questi casi c'è sempre qualcosa che non va. Qualcosa di difficilmente percepibile, che ti fa pensare che la foto sarebbe sempre meglio se fatta in un altro modo, quel modo che non trovi mai...
Si comincia a fare chiarezza all'avvicinarsi al centro.
Le avrò fatte migliaia di volte le strade e stradine del centro, così maestosamente raffinate, senza troppi barocchismi, ma con un rassicurante panorama fatto di neoclassico e vetrine, marmi bianchi e Audi metallizzate, con una superba via di collegamento tra il rinascimento del Castello e il gotico del Duomo... E anche qui la foto non è come dovrebbe essere.
Ostacoli. Milano è una città fatta ad ostacoli. Ostacoli per la vista, che non è mai libera di spaziare nemmeno nel viale più ampio, perché c'è sempre qualcosa che occulta, che copre, che nasconde, anche solo parzialmente. Non riuscirai mai a vedere il Castello da via Dante, nonostante il monumento sia perfettamente in asse con la via. Perché? Non si capisce bene... c'è sempre un ostacolo, un cubo di cemento, un tendone, un susseguirsi di manifesti che lo coprono parzialmente, persino in un luogo in cui, con la visuale sgomba, si godrebbe di un panorama da cartolina. Girandosi dalla parte opposta si possono scorgere scampoli di Duomo, anch'esso ineffabile finché non si arriva alla piazza... Ma anche qui ci sono due nuove statue, che si piazzano arrogantemente davanti all'obiettivo, superate le statue c'è un palco, che da dietro sembra un anonimo tendone, ancora una volta giallino... E questa sensazione va avanti ad ogni passo: ogni scorcio che vedo è imcompleto, ingombro di qualcosa che lo nasconde, sia esso il cantiere, il manifesto pubblicitario, persino il cestino della spazzatura o le innumerevoli linee aeree dei filobus.
E così di ogni scorcio sperimento prospettive balzane, curiose, incomplete, perché inquadrare l'oggetto nella sua totalità è quasi sempre impossibile. Fino a che ritorno nella periferia, quasi senza accorgermene e il panorama torna ai suoi naturali toni sull'ocra sbiadito. Corvetto: anche la metropolitana è gialla.
Ed è su quella linea gialla che ritorno all'auto, non mancando di scoprire un curiosissimo palazzo ultramoderno in vetro e acciaio accanto al parcheggio. Avrei voluto fotografarlo, ma c'era un ipermercato proprio davanti.
Aggiungo l'azzeccatissimo commento di Metallambro :
"io trovo che Milano non sia tanto differente da altre capitali europee: semplicemente non s'è mai pensata turistica. E' come una di quelle donne tutte prese nelle faccende di casa, nelle incombenze quotidiane: trafelata e trascurata. Se solo imparasse a farsi bella... "
8 commenti:
Bello il post. :) Anche io andavo a fare la turista a Roma, anche quando... ci abitavo! E vi ho abitato per sei anni... ma ogni volta che volevo fare la turista trovavo dei nuovi posti da godermi! ;)
Ora vogliamo le foto! :P Ciao!
Le foto son bruttine, non so se le metterò.
..bellissimo il post, Milano un po' meno, abituata alle dimensioni e agli spazi della mia città - perdonami- la tua mi ha sempre un po' intristita..
Bellissime le foto!!!
sono stata una sola volta a Milano, nel dicembre di 6 anni fa, mi è piaciuta da morire... così dinamica con quei colori metallici... tutta proiettata in alto.... ne ho un bellissimo ricordo...
...sto aspettando di leggerti ancora!
Spero di non farti attendere molto... ma sono stato un po' impegnato ;)
Posta un commento