Non posso credere di aver dimenticato di accludere uno degli aneddoti più assurdamente grotteschi che mi siano capitati! E' successo nel 2006, in agosto... L'ho ritrovato nei meandri del vecchio hard disk e lo ripropongo qui, così come l'avevo scritto.
Sono tranquillo nel mio studio quando una telefonata di Laura interrompe il mio assiduo lavoro (si legga: cazzeggio su internet).
"Ciao Ty, senti... Non chiamarmi più al cellulare"
Ohibo! E che ho fatto di male???
"Perché!?!"
"Me l'hanno rubato"
(ah ecco... Rubato? Come rubato?)
"Rubato? ma com'è successo?"
"Eh, era dentro la borsa"
"La borsa... Ti hanno scippata?"
"Si"
"Oddio, ma tu come stai? Ti senti bene?"
"Si si, non mi è successo niente, adesso devo chiamare i Carabinieri per la denuncia, la cosa è un po' complicata..."
In poche parole Laura mi spiega il fattaccio: salendo in auto, e appoggiando la borsetta sul sedile del passeggero, un ladruncolo è riuscito ad aprire la portiera di destra e a portare via quello che c'era. Per lei solo un po' di spavento, e la seccatura per aver perso soldi, documenti e tutto il resto.
Riattaccato il telefono, vado da lei per sincerarmi delle sue condizioni e per vedere se si può fare qualcosa.
Sono ancora sulla porta quando sento la voce di suo padre, che con aplomb piemontese chiede chiarimenti ad un fantomatico interlocutore:
"Si, ma mi dica solo dov'è"
"..."
"Va bene, ma se sa dov'è me lo dica che la vado a prendere"
"..."
"Tangenziale Est o Ovest?"
"..."
"E' sicuro?"
"..."
"Ah va bene".
La conversazione mi sembra un tantino surreale, al che chiedo a Laura se il genitore stia parlando coi carabinieri.
"No" risponde lei candidamente "Col ladro".
Attimo di silenzio.
"Come col ladro !?!"
"Eh, dopo aver fatto la denuncia abbiamo pensato di chiamare il numero del mio cellulare: beh, ha risposto il ladro"
Eh già. Una cosa normalissima.
Il padre, tranquillissimo riattaca, mi saluta e ci spiega che la borsetta è su un piazzale non meglio definito vicino ad un'uscita della tangenziale.
Okay, il surreale sta già superando i limiti
"Scusate, avete chiamato il ladro e lui vi ha detto dove trovare la borsa che ha rubato!?!"
"Beh non proprio" mi chiarisce il tranquillissimo genitore "il mio interlocutore era un amico del ladro, che dice di aver comprato il telefonino da un tizio a cui ha visto buttare la borsetta in quel posto".
Guardo l'uomo in silenzio.
Non so se dire:
1- Il tenente Colombo le fa una pippa
2- Ha provato a parlare con quelli di CSI?
3- E la marmotta incartava la cioccolata
4- Sua figlia con quegli shorts ha delle gambe da infarto
5- Non sa/non risponde
Opto per la cosa più logica:
"Sua figlia con quegli sh... ehm... chiamiamo i Carabinieri!"
E qui comincia la parte difficile della vicenda. Sì, perché la borsetta, in quel campo vicino alla tangenziale c'era DAVVERO, ma ne parlerò più avanti... Il clou comincia quando bisogna contattare le autorità:
"Carabinieri, desidera?"
In breve spiego chi sono e accenno alla denuncia appena fatta da Laura e accenno al fatto che ci sono novità.
"Novità di che tipo?"
"Abbiamo chiamato il cellualre rubato e ci ha risposto una persona"
---silenzio---
"ci ha detto dove trovare la borsetta rubata"
---silenzio---
"si trova all'uscita della tang...."
"ma chi vi ha risposto?"
"Suppongo il ladro"
---silenzio...
"ci ha detto che la bors..."
"Ma come facevate a sapere il numero del ladro?"
---sospiro---
"Abbiamo chiamato il cellulare che ci è stato rubato"
"E vi hanno risposto?"
"Si"
---silenzio---
"Il tizio mi ha dett..."
"Faccia così" mi interrompe ancora "richiami il numero e dica all'interlocutore di presentarsi ala caserma dei carabinieri più vicina!"
...
Non credo a quello che ho sentito.
No, non ci credo.
No, non l'ha detto davvero.
Vabbé, lo ignoro.
"Si, lo farò senz'altro" Eh, come no..."nel frattempo potreste mandare qualcuno a recuperare la borsa?"
"Si, mi dica dov'è"
"Allora, uscita della Tangenziale..."
"Tangenziale? No, aspetti, non è di nostra competenza"
"Cioé!?!"
"Non possiamo andare in autostrada"
...
Adesso stai a vedere che non gli danno più le Alfa, ma sono in giro col Garelli!
"Quindi a chi devo chiedere?"
"Alla Polizia Stradale"
"Perfetto, può mettermi in contatto lei?"
"No, mi spiace, ma le do il numero"
"Ah, non è il 113?"
"No è il seguente"
Dopodiché mi sciorina il numero della Polizia Stradale. Che non è il 113, non è nemmeno una roba tipo 4113 o al massimo 69113.
E' un quadrilione di cifre sullo stile 474984393903938303 / log10 * 6^5 che mi devo far ripetere sei volte prima di capire, un numero che di sicuro corrisponde ad un prefisso malese con tariffazione analoga all'892. Un numero a cui invariabilmente risponde una vocina registrata che mi dice che al momento non c'è nessuno disponibile.
Prevedibile a Ferragosto, per carità... Ma io quella borsa come la recupero?
Semplice, me la vado a prendere.
Lasciata a casa Laura, mi attengo alle indicazioni dateci dal ladro: man mano che mi avvicino mi rendo conto di quanto esse siano sorprendentemente precise... Ed ecco che dopo un buio sottopassaggio tra due autogrill, a due passi dall'asfalto dell'autostrada, una borsetta sporge dall'erbaccia.
C'è tutto!!! Documenti, carte di credito, chiavi, borsellino... Mancano solo i soldi, il cellulare un pacchetto di gomme da masticare. Niente mi toglie dalla testa l'idea che il ladro sia un novello McGyver alle prese con un ordigno autocostruito basato su aspartame, filigrana e tessere Vodafone; Laura, più pragmatica asserisce che erano le uniche cose di valore che poteva trovare, dato che le gomme erano buonissime.
E così sembra finita la vicenda dello scippo..
Si? Magari!
No.
No, perché in tutto questo tempo ci siamo dimenticati di BLOCCARE IL TELEFONO!!!
E così, dopo poco, mi arriva una teleonata: la rubrica del mio telefono la dice lunga: "LAURA CELL". Il fatto che Laura sia lì di fianco la dice ancor più lunga.
"Pronto"
"Brooonto"
E' una voce "lenta" quella che risponde: un misto tra un diesel al minimo e una pentola di trippa con fagioli... L'accento è indefinibile; non saprei se si tratta di un italiano, di uno straniero, o di un interferenza.
"Chi sei?"
"Comm' ti chiaaamm'"
"Senti il tuo cellulare è rubato: la borsa l'ho trovata, adesso ridammi il telefono"
"Ma chissei, chevvuooi?"
-CLICK-
E' solo l'inizio: dopo qualche minuto arrivano chiamate disperate dalle amiche di Laura che ricevono chiamate "strane" dal suo numero; ovviamente lei spiega tutto e chiude con la spiegazione migliore: la colpa è mia. Nuovo giro di telefonate, stavolta al gestore telefonico, pregando di bloccare la scheda. La ragazza al centralino ascolta anche tutta la storia e non la smette più di ridere, però poi fa il suo lavoro...
Beh, quindi è finita, no?
No.
No perché dobbiamo ritornare dai Carabinieri a cui è stata fatta la denuncia per chiarificare il ritrovamento di parte della refurtiva (mica l'ho scritta io sta frase: l'ho copiata dal verbale!!!).
Dialogo tra me e il piantone:
"Salve, siamo venuti qui per la denuncia del furto presentata dalla signorina ecc.. ecc..."
"Si"
"Abbiamo trovato la borsa"
"E dove l'avete trovata???"
Spiego esattamente il posto in cui l'ho rinvenuta, e questo mi guarda incredulo. Poi chiede:
"Ma chi ve l'ha detto di cercarla lì?"
E Laura, impagabile: "Il ladro!"
Il ragazzo ci guarda con sospetto e chiede, lapidario: "Favorite i documenti per cortesia"
...
Che giornata!!!
2 commenti:
Lo ridico, tanto non mi stanco mai: adoro i tuoi aneddoti. :)
E mi paice molto anche la nuova veste grafica del blog!
Ritornando al post, mi e' ritornato in mente il mio primo cellulare (giallo... era cosi' carino :P): lasciato nella borsa di una mia amica durante una festa a casa di un amico(!), e' stato brutalmente rubato. La prima cosa che ho fatto quando me ne sono accorta e' stat chiamare il mio numero, e i ladri mi hanno risposto! Ero ancora giovane, e la cosa migliore che mi era venuta in mente da dirgli era che sapevo chi erano e che se non mi avrebbero ridato il cellulare li avrei denunciati. Ovviamente non l'ho piu' rivisto... :(
Ciao!
LOL, ma chi erano, i carabinieri delle barzellette?
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