Nonostante la data possa far pensare il contrario, non farò pesci d'aprile su questo blog. Mi preme infatti scrivere d'altro, sfogare qualche dubbio e liberare qualche tarlo... Sono stato da lei e ho visto una persona addolorata e arrabbiata, furiosa verso tutto, rabbiosa contro la vita, persino pronta a chiedersi che senso avesse vivere. Forse non aveva tutti i torti nel pensare che la sua vita sia stata avara di sodisfazioni, ma non è un po' così per tutti? Spesso la felicità è solo una pausa tra due momenti di tristezza... Eppure perché io non la vedo così? Davvero lei ha questi pensieri autodistruttivi da così tanto tempo? Per quanto sia cinicamente logico quanto mi dice, sento che è vero solo in maniera fredda, deduttiva, ma lo sento falsissimo nel cuore. E' solo una questione di punti di vista, direbbe lei, ma è soltanto un punto di vista il fatto che io le voglia bene? Quale leva smuovere nei suoi sentimenti per farle apprezzare una gioia, una qualsiasi? Anche se spero sia solo uno scombussolamento dovuto alla primavera prima in ritardo poi in piena dirompente, mi chiedo se davvero io non possa fare di più per renderla felice o se debba lasciare che sia lei a trovare la sua felicità...
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