18 settembre 2005

Capirsi

A volte mi chiedo se qualcuno ancora riesce ad ascoltare. Non a sentire, ad ASCOLTARE. Dico le cose e vedo negli occhi dell'interlocutore la fissità tipica dell'ottuso. Non mi sta ascotando, sta solo pazientando: quando smetterò di parlare potrà parlare lui... Sta solo aspettando di dire la sua, non sta ascoltando cosa gli dico.
E puntualmente appena smetto di parlare mi arriva la domanda. A cui io ho già risposto, ma lui non ascoltava. E mi tocca ripetere.
Ed è già tanto che uno ti stia ad aspettare: c'è anche quello che ti interrompe. Continuamente.
Ma non ho capito, se non vi interessa quello che dico ditemelo e facciamo prima. Poi però non pretendete che IO stia ad ascoltare le vostre barbose esperienze sulle minchiate più assurde e insignificanti che hanno caratterizzato la vostra misera giornata.
Senza offesa, ma un'unghia spezzata non rientra ancora nell'olimpo delle mie massime priorità.
Oh... che giornata!!!

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