
Si, lo so che Freddie Mercury è morto. E' l'unica cosa che mi sento rispondere quando dico "ho preso l'album nuovo dei Queen".
Ora, fermo restando che la perdita di Frederick Bulsara, per il mondo della musica, è stata grave, tutti i gruppi rock del mondo hanno subito cambi abbastanza strutturali nella formazione. Vogliamo parlare dei Pink Floyd? Lo sapete chi era Syd Barrett, no? O gli Iron Maiden? Di cantanti ne hanno cambiati più d'uno (e grazie a tutti i Santi è tornato Dickinson)? I Rolling Stones?
Eppure per l'immaginario collettivo i Queen erano Freddie Mercury. A buona parte degli intenditori della domenica non frega quasi nulla che della formazione originaria se ne sia andato anche John Deacon, per scelta.
Ebbene, non solo i Queen sono anche May e Taylor, ma sono dannatamente Paul Rogers e Spike Edney (membro storico e misconosciuto, presente sin da tempi non sospetti), o almeno lo sono stati al concerto di ieri!
Senza voce, con gli occhi lucidi e un metro e mezzo di pelle d'oca: così siamo usciti ieri dal Forum. Non ho mai potuto vedere la formazione classica, il loro ultimo tour risale a un epoca in cui ero bambino... Ma finalmente ho potuto battere le mani a tempo con Radio Ga Ga, partecipare a i cori di Bohemian Rhapsody, apprezzare dal vivo pezzi che il buon Freddie non ha mai fatto in tempo ad eseguire (I want it all, The show must go on, Bijou...) e godermi la soddisfazione di cantare insieme a May quella '39 che è stata da sempre uno dei miei pezzi preferiti, nonostante fosse praticamente sconosciuta e raramente eseguita dal vivo. Come un fulmine a ciel sereno, il buon Brian decide di introdurla dopo una toccante interpretazione di Love of my life... Sono praticamente in sollucchero!
I pezzi nuovi scivolano via che è un piacere, ma è ad ogni riff che accompagna una canzone classica, ad ogni apparizione di Freddie Mercury su grande schermo che va il boato del pubblico; la scaletta è curiosamente da intenditori, con canzoni conosciute ma non famosissime, eccettuate ovviamente le inossidabili We will rock you e We are the champions che, come tradizione, chiudono il concerto. Ed è sulle note registrate di God save the Queen che cominiciamo a sfollare, avendo ben impresso nella mente un concerto memorabile.